Una mostra documentaria
esplora il delicato rapporto tra il poeta Giovanni Pascoli e la
sorella Ida: 'Cara Du. Ida Pascoli nelle lettere al fratello',
in programma al Museo Casa Pascoli di San Mauro Pascoli
(Forlì-Cesena) dal 21 dicembre al 31 maggio, ripercorrerà il
legame intercorso tra il poeta e le due sorelle minori, con
un'attenzione particolare a una figura ancora poco esplorata ma
cruciale della biografia pascoliana, la sorella Ida. La mostra è
promossa da Accademia Pascoliana, in collaborazione con
l'Amministrazione comunale della cittadina romagnola.
L'esposizione, tra lettere, carte letterarie, cartoline e
telegrammi, ricostruisce passo dopo passo il racconto di quegli
anni, finora mai veramente esplorato, e restituisce un quadro
più completo del rapporto e del forte legame tra il Poeta e le
sorelle. Oltre al materiale epistolare, la mostra espone abiti e
accessori di fine Ottocento che impreziosiscono il percorso
espositivo, grazie alla collaborazione di Federico Marangoni
dell'Università di Pisa (Collezione Marangoni). A illuminare il
forte legame che unisce il poeta alle sorelle Ida e Maria si
rivela prezioso il Fondo Murari, che conserva le lettere
custodite dalle eredi di Ida Pascoli e donato negli anni Novanta
all'Accademia Pascoliana di San Mauro. Sono esposti anche
materiali provenienti dall'archivio di Castelvecchio di Barga,
che si incrociano con quelli conservati a San Mauro, incluso il
Fondo Pieretti dell'Associazione Sammauroindustria, anch'esso
conservato nel Centro di Documentazione del Patrimonio
pascoliano.
"I carteggi rappresentano una risorsa ricchissima per gli
studiosi, perché se è vero che la verità più profonda di un
artista risiede nella sua opera - commentano le curatrici - è
altrettanto vero che solo lo studio degli epistolari può gettare
luce sull'umanità dell'autore, sui suoi rapporti familiari e
sociali, sulle sue inquietudini e preoccupazioni pressoché
quotidianamente. Ed è indispensabile chiarire che la volontà di
ricostruire il nido famigliare fu delle sorelle, non certo del
poeta, che aveva altri progetti all'indomani della laurea".
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