Essere Michel Houellebecq a teatro:
debutta in prima nazionale 'Serotonina', da uno dei romanzi cult
del grande e discusso autore francese, adattamento e regia di
Patrick Guinand, al Teatro Mercadante di Napoli il 30 aprile
2025 alle 21.00.
Andrea Renzi sarà il 46enne Florent-Claude, narratore della
storia, in un ruolo fortemente autobiografico, Rebecca Furfaro
la giovane moglie ma anche tutte le donne che l'uomo proverà a
raccontare per due ore in un 'dialogo di solitudini' con verità
e ironia, sospeso tra l'illusione della felicità (quella
regalata dalla compressa bianca Captorix) e pochi ricordi di
gioia reale. La produzione, che ha avuto una lunga gestazione è
del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò.
Houellebecq, scrittore, saggista, poeta, regista e
sceneggiatore considerato uno dei più rilevanti nomi della
letteratura francese contemporanea, affascina da anni il
pubblico con la sua critica radicale del vivere nelle società
post-moderne, offrendo una visione distopica del mondo di oggi.
La capacità di trasformare elementi autobiografici in finzione,
è particolarmente evidente in "Serotonina", successo editoriale
anche in Italia.
"Quando alla fine del 2019 - racconta il regista Patrick
Guinand, grande firma della scena francese ed europea - chiesi a
Houellebecq di potere fare un adattamento per la scena del suo
romanzo lui, che non ha mai scritto per il teatro, mi diede
l'autorizzazione. Per Andrea Renzi - sottolinea il regista - è
una grande prova d'attore, dove in gioco c'è la vasta gamma
delle emozioni e dei sentimenti di un uomo in crisi, di una
solitudine esistenziale e umana da restituire in forma di
monologo, accompagnato dalla altrettanto sensibile prova
affidata alla giovane Rebecca Furfaro".
Le scene sono di Claude Santerre, i costumi di Giuseppe
Avallone, il disegno luci di Hervé Gary. Repliche fino all'11
maggio. "Houellebecq è come sempre capace di incastrare nella
vita reale aspetti centrali della nostra società, qui si parla
ad esempio anche di ecologia - nota Renzi - il personaggio è
alla ricerca disperata della felicità, vittima di una
depressione profonda ma anche vitale, mai domo, sempre sincero,
senza moralismi". Rebecca Furfaro è pronta a prendersi la scena
con deliziosa fisicità: "Sono stata fortunata, avevo letto il
romanzo e ne ero stata colpita, per una verità che esclude ogni
giudizio. Ho lavorato avvolta dalla cura, in grande complicità.
Sulla scena sono la compagna senza la quale, forse, il bilancio
di quest'uomo non sarebbe stato lo stesso".
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