/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Libri: Mirone, quando fui catapultato in Sardegna ad insegnare

Libri: Mirone, quando fui catapultato in Sardegna ad insegnare

La storia raccontata in L'amore sgrammaticato

PALERMO, 12 novembre 2022, 16:55

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Correva il 1973 quando neo laureato ricevette il primo incarico di insegnante in un paesino di mezza collina in Ogliastra, nel centro della Sardegna. E' la storia raccontata da Giancarlo Mirone, giornalista per lunghi anni all'ANSA, nel libro "L'amore sgrammaticato", prefazione di Piero Violante (Pietro Vittorietti Editore, 200 pagine, 15 euro). Una storia autobiografica. "Narro - dice l'autore - quando fui catapultato in una zolla rurale dell'epoca, alle prese con una prima media, la peggiore della scuola, con cui condividere 18 ore settimanali, dieci al mattino e otto pomeridiane. Una classe mista (13 femmine e dieci maschi) che mi assalirono con una lingua incomprensibile, creando all'inizio un muraglione di incomunicabilità".
    Finché dopo vari tentativi "figli della generosa iconoclastia della mia generazione post sessantottina, lettura dei giornali, teatro in aula, il doposcuola sempre fra i campi) - ricorda - inventammo un epistolario per rompere silenzi e conflitti. Dopo le iniziali titubanze, i piccoli scolari cominciano a inondare la cattedra con le loro letterine, che diventano boe di interscambio e di crescita fino allo sfarinamento conclusivo delle diffidenze iniziali. Il tutto sfociato in una dialettica sentimentale altrimenti inaspettata e gratificante".
    Sullo sfondo la cronaca di quel momento, una miscela di accadimenti "minori" (dal campionato di calcio al festival di Sanremo) su cui si innestano i grandi chiaroscuri di un'epoca (dalla fine del conflitto in Vietnam alla guerra del Kippur, passando per la virulenza in Italia dell'eversione). "Tutti elementi di riflessione che insieme agli alunni riuscimmo ad affrontare con toni plausibili".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza