Due punti di vista distinti per
celebrare il maestro del fumetto amato dal secondo dopoguerra da
schiere di ragazzi per il suo segno irriverente fatto di vermi,
salami, personaggi strambi e lische di pesce. I cento anni della
nascita di Benito Jacovitti saranno ricordati nel mese di
ottobre da due mostre riunite sotto il titolo
'Jacovittissimevolmente' a Termoli e a Roma, le due città care
all'artista.
Il Macte, il Museo di Arte Contemporanea della sua città
natale, proporrà dal 7 ottobre al 25 febbraio 2024 'Tutte le
follie di Jac!', a cura di Luca Raffaelli. Il MaXXI, il Museo
nazionale delle arti de XXI secolo della capitale, risponderà
con 'L'incontenibile arte dell'Umorismo', curata da Dino Aloi,
Silvia Jacovitti con Giulia Ferracci dal 25 ottobre al 18
febbraio 2024. Torna così a prendere forma per il grande
pubblico il mondo fantastico e l'inventiva giocosa e graffiante
di Jacovitti.
Benito Franco Giuseppe Jacovitti (Termoli, 1923 - Roma, 1997)
esordì giovanissimo come autore di fumetti fino a diventare uno
dei grandi nomi di riferimento del genere. Dal suo pennino e le
sue tavole sono usciti personaggi divenuti celebri
nell'immaginario popolare, come Cocco Bill, Zorry Kid, Jack
Mandolino, Tom Ficcanaso. Jacovitti ha pubblicato strisce su Il
Vittorioso, il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, e
ha disegnato le vignette del Diario Vitt, che hanno accompagnato
per più trent'anni, dal 1949 al 1980, generazioni di scolari
italiani.
Le due esposizioni - realizzate con la figlia del fumettista,
Silvia - raccontano in modo complementare il mondo animato dalle
trovate pungenti e grottesche del disegnatore. La mostra al
MaXXI dal taglio antologico presenta i cento personaggi che
hanno scandito la lunga carriera del fumettista. L'appuntamento
di Termoli approfondisce le invenzioni tecniche e linguistiche
che hanno reso "La lisca di pesce" uno stile riconoscibile e
Jacovitti un inventore di segni e personaggi indimenticabili.
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