OTTAVIO MANCUSO, "GIORNALISMO
D'INCHIESTA. MODELLI STORICI E TECNICHE DI SCRITTURA: LA SFIDA
DELLA QUALITA' NELL'ERA DIGITALE" ( Edizioni Nuova Cultura,
pp137, 20 euro)
L'inchiesta può diventare la carta vincente per riscoprire i
valori fondanti del mestiere di giornalista e far emergere
l'informazione di qualità. In un'epoca in cui siamo
quotidianamente investiti da una overdose di notizie, si avverte
ancora di più la necessità di un'informazione credibile,
accurata e libera da condizionamenti che impedisca alla verità
di annegare nel grande mare della rete in cui tutto si mescola e
si confonde.
Prova a tracciare una strada il libro "Giornalismo
d'inchiesta. Modelli storici e tecniche di scrittura: la sfida
della qualità nell'era digitale", scritto da Ottavio Mancuso a
lungo giornalista economico che proprio il giornalismo
d'inchiesta insegna nella facoltà di Lettere dell'Università la
Sapienza di Roma.
Il volume parte dalla presa d'atto che l'inchiesta, genere
nobile del giornalismo, vive una fase di difficoltà, con
redazioni sempre più falcidiate dalla crisi della carta stampata
e oberate dal lavoro di routine, nel quale acquista sempre
maggior ruolo internet e il digitale. Eppure, che il giornalismo
sia in grado di continuare a giocare il suo ruolo di
'watch-dog', è stato paradossalmente dimostrato proprio da
WikiLeaks che, partita dall'intenzione di 'sfiduciare' i mass
media tradizionali, ha finito per affidarsi alle grandi testate
internazionali per decifrare le centinaia di migliaia di
documenti riservati in suo possesso.
II libro propone la rilettura dei modelli storici del
giornalismo d'inchiesta negli Stati Uniti e in Italia: dai
'muckraker' della New York degli anni a cavallo tra Ottocento e
Novecento, alle indagini sotto copertura di Nellie Bly, al
Watergate, all'esemplare lavoro di Tommaso Besozzi che nel 1950
smontò la verità ufficiale sull'uccisione del bandito Giuliano.
E ricorda anche i cronisti italiani che hanno perso la vita a
causa delle loro inchieste, per mano della criminalità
organizzata, dei terroristi o durante delicate missioni
all'estero: da Mauro De Mauro a Giancarlo Siani, da Walter
Tobagi a Ilaria Alpi. Il libro diventa così un manuale che svela
i meccanismi complessi dell'inchiesta, partendo dagli esempi
reali. Con una certezza: l'informazione di qualità è la strada
obbligata per riconquistare la fiducia della pubblica opinione,
che appare incrinata in anni caratterizzati da fake news e
post-verità.
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