Italo Marseglia ha scelto una
performance teatrale sulla follia con la regia di Rossano Giuppa
e l'interpretazione di Bianca Nappi, per presentare a Cinecittà
la sua capsule in bianco e nero. Anna Cappelli è ultima opera di
Annibale Ruccello, talento della drammaturgia scomparso a soli
30 anni nel 1986. Anna è una dattilografa in un piccolo centro
costretta a vivere in uno stanzino. Il sogno della sua vita si
realizza nell'amore per il ragioniere Tonino Scarpa,
proprietario di una casa con dodici stanze, con il quale Anna
andrà a convivere. Finalmente tutto è suo, Tonino, la casa, ma
l'abbandono improvviso da parte del'uomo apre il baratro nella
mente di Anna innescando la follia. Lavorando sul testo la
storia di Anna va in scena con i brani dei Baustelle, il gruppo
che oggi Ruccello avrebbe amato per le affinità che i suoi
testi. Marseglia ha ingabbiato i personaggi in candide camicie
bianche, una tragica previsione della camicia di forza alla
quale è destinata Anna.
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