/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Carlo Conti, "meglio un ospite in meno e 2-3 canzoni in più"

Carlo Conti, "meglio un ospite in meno e 2-3 canzoni in più"

"Nessuna pressione per aumentare numero Big. Ne avrei voluti 36"

ROMA, 20 gennaio 2025, 19:06

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Claudia Fascia)

Nessuna pressione sugli artisti da portare all'Ariston, canzoni più incentrate ad indagare il microcosmo che non i fatti del mondo, e tanto pop, a discapito del rap in diminuzione e del rock completamente assente, nonostante l'exploit dei Maneskin nel 2021 che sembrava averne segnato la rinascita. È il quadro che Carlo Conti ha tratteggiato del suo prossimo festival di Sanremo, il quarto da direttore artistico, dopo la tripletta 2015-2017. E Conti, durante il tradizionale pre-ascolto dei brani in gara riservato alla stampa specializzata, ha confermato dopo le indiscrezioni dei giorni passati anche la presenza di Damiano David - proprio il frontman della band di Zitti e buoni, ormai lanciato nella carriera da solista - nella serata del mercoledì. Ieri l'annuncio di Jovanotti nella serata d'apertura.
    "A ogni sera ho cercato di dare un sapore diverso: la prima sera è quella con gli amici, perché mi risuonano ancora le parole di Ezio Bosso, uno dei momenti indimenticabili dei miei festival, che ospite all'Ariston disse: la musica è come la vita, si fa insieme. Questa cosa dell'insieme mi è rimasto". Ma Conti ancora non ha svelato chi lo affiancherà al debutto. Si è fatto anche il nome di Gerry Scotti, ma al momento il volto Rai non ha confermato. "Gerry Scotti è un mio amico come lo sono Pieraccioni e Panariello e tanti altri. Sto ancora cercando di convincerli". Già convinta e annunciata, invece, la flotta dei co-conduttori per le altre serate: "Mercoledì Bianca Balti, come grande esempio di vita che deve continuare sempre, poi i colori di Malgioglio e l'ironia di Frassica. La terza serata sarà nel segno delle donne, con Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa. La quarta serata è tra glamour e ironia con Mahmood e Geppi Cucciari. Sabato è l'appuntamento più istituzionale con Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan. Sono tanti, così lavoro meno io", scherza Conti, che però dovrà fare i conti con una scaletta che prevede 30 big in gara, più quattro Nuove Proposte, oltre a co-conduttori e ospiti. "Avevo detto che avrei fatto un festival con 24 brani in gara, poi ne ho scelti 30, ma almeno altri 6 potevano entrare nella lista. Sono tutti meritevoli e alcune scelte sono orgoglioso di averle fatte, sono mie scommesse: non ho subito nessuna pressione, meno che mai dalle case discografiche. Preferisco un ospite in meno e 2 o 3 canzoni in più. Meno monologhi e più musica", rivendica il presentatore sottolineando che "se il risultato è una varietà d interpreti e suoni, credo sia giusto tenerli tutti". Promette che non ci saranno notti insonni perché "ho introdotto il dopofestival e voglio finire a un'ora decente, senza infarcire troppo, anche nella serata dei duetti, che entro qualche giorno saranno resi noti. Nessuna rincorsa allo share".
    Sui contenuti dei brani, spiega che "non sono state presentate canzoni sulla guerra, ma non è detto che non ne parleremo. Gli artisti hanno preferito raccontare affrontare rapporti personali o interpersonali, forse anche per sfuggire da ciò che di gravissimo succede intorno a noi". Tanto, tantissimo pop e a farne le spese - oltre al rock - soprattutto il rap.
    "Moltissimi, anche grandi nomi del rap, si stanno spostando un po' sul pop: ho scelto tra quello che è stato presentato".
    Il festival deve ancora iniziare, ma già qualche polemica l'ha suscitata la scelta del cast. In particolare la presenza in gara di Emis Killa, sfiorato dall'inchiesta ultras di Milan e Inter. "Io non faccio il giudice, io ho scelto la canzone.
    Quella di Emis Killa, come quella di Fedez o Tony Effe (anche loro finiti nel mirino, ndr), è meritevole di essere all'Ariston", si smarca Conti. "A me interessa come si comporterà sul palco, il resto non lo devo controllare io".
    Anche Giorgia, testimonial della Tim, sponsor del festival, poteva rappresentare un problema: "ma il suo contratto termina il 15 gennaio, quindi problema risolto".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza