"Arturo! Hai 58 anni e sei fermo al
livello 3 da 30". Solo Arturo Brachetti può permettersi di
rimproverare a se stesso di esser rimasto "fermo" troppo a
lungo. Il più grande trasformista al mondo, erede di Leopoldo
Fregoli, maestro dell'illusione e del gioco, reinventa il suo
modo di fare varietà e costruisce una vera storia narrativa
intorno alle sue arti. Nasce così 'Brachetti, che sorpresa!',
regia di Davide Calabrese e consulenza artistica di Leo
Ortolani, al Sistina di Roma fino al 26/4.
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