(di Paolo Petroni)
Sono 30 anni che 'Novecento' di
Alessandro Baricco, monologo scritto nel 1994 e diventato un
libro di Feltrinelli, viene rappresentato sui palcoscenici di
tutta Italia e all'estero e domani sbarca al Piccolo di Milano,
il Teatro Strehler, il palcoscenico di prosa più prestigioso
d'Italia. Nel pomeriggio di lunedì 16, ragazzi e ragazze di
varie scuole di teatro potranno scegliere brani da leggere sul
palco del Piccolo, seguirà una lectio di Gabriele Vacis sul
teatro di narrazione.
Eugenio Allegri, l'attore per cui è stato scritto e che ne ha
fatto uno spettacolo cult con la regia di Vacis e ha superato le
700 repliche, nonostante un'interruzione tra il 2001 (quando
erano 315) e il 2007, è scomparso a soli 66 anni nel 2022. Il
suo testimone è stato preso potremmo dire da Corrado D'Elia, ma
contemporaneamente è venuta la voglia anche allo stesso Baricco
di provare a dirlo in teatro.
Nel frattempo sono almeno una decina gli altri attori che,
spesso anche loro per anni, si sono misurati con questo lavoro,
da Stefano Migliorini che afferma di averne fatte 500 repliche
dagli anni '90 sino a Antonello Avallone. Tra i molti anche nel
2004 Arnoldo Foa, che ebbe pure lui la guida di Vacis. E poi va
ricordata Cinzia Damassa che, con la regia di Roberto Cajafa, ne
ha realizzato una versione al femminile.
A aiutare a rendere popolare 'Novecento' è anche il fortunato
film che ne ha tratto nel 1998 Gabriele Salvatores, 'La leggenda
del pianista sull'oceano' con protagonista Tim Roth e dove
compare quella donna che, naturalmente, nel monologo teatrale
non compare mai, così come il suonatore di tromba Max che ha un
po' il ruolo di voce narrante e prende il posto del trombettista
jazz Tim Tooney, colui che a teatro racconta la storia di Danny
Boodman. Nello stesso anno del film Edoardo Bennato canta
'Sempre in viaggio sul mare', contenuto nell'album Sbandato,
brano ispirato a 'Novecento, che diventa anche un fumetto nel
numero 2737 ddel 2008 del settimanale 'Topolino' (adattamento di
Tito Faraci e disegni di Giorgio Cavazzano) le cui tavole
originali furono esposte quell'anno alla Fiera del libro di
Torino.
Danny Boodmann T.D. Lemon noto semplicemente come Novecento,
perché ritrovato abbandonato dentro il pianoforte nel salone di
prima classe del transatlantico Virginian all'interno di una
cassa di limoni T.D. il 1 gennaio 1900 dal fuochista della nave,
che negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e
America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e gente
di ogni tipo. Danny lo conosciamo attraverso il racconto
dell'unico suo grande amico, Tim, che cercherà anche di farlo
scendere dalla nave, quando questa verrà demolita, senza
riuscirci. Novecento infatti non scenderà mai a terra una sola
volta, vivendo a bordo attraverso i desideri, le passioni, gli
amori altrui. Sospeso tra il suo pianoforte e il mare, solo
quando suona riesce a vivere ogni sentimento, luogo e sensazione
che sente raccontare dai passeggeri e persino vivere e vincere
una sfida col pianista leggenda del jazz Jelly Roll Morton.
Della vita vera ha paura: sa che i tasti del piano sono 88 ''Non
sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti,
infinita è la musica che puoi fare'', mentre, spiega nel finale,
il mondo esterno pare avere tasti infiniti che così non è più
possibile suonare e allora mettono paura.
Baricco parla così della nascita nel 1994 del lavoro, che solo
dopo essere andato in scena venne pubblicato da Feltrinelli:
''Ho scritto questo testo per Allegri e Vacis e loro ne hanno
fatto uno spettacolo che ha debuttato al festival di Asti nel
luglio di quest'anno. Non so se questo sia sufficiente per dire
che ho scritto un testo teatrale: ma ne dubito. Adesso che lo
vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che sta in
bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad
alta voce''. Così ci sono state anche solo letture del testo,
come quelle di Francesco Bonaccorso o Pietro Montandon. Quanto
alla propria interpretazione dice di averla ''covata per un po''
e ''dopo vent'anni di messe in scena, in ogni parte del mondo,
con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno
dall'altro, ho pensato che tornare un po' alla voce originaria
di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per
il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che
avevo immaginato per lei''. Lo fa con musiche originali di
Nicola Tescari, e ''non proprio una scenografia e una regia, ma
un'impaginazione giusta di Tommaso Arosio e Eleonora De Leo per
quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non
diventare un personaggio''. Un lavoro che, con la regia di Luca
Scaramella, è approdato anche su Rai 3 (trasmissione dell' 8
ottobre 2022 su Raiplay). sempre quell'anno lo scrittore ha
lanciato anche un NFT ricavato dall'opera, chiamato 'Novecento.
The Source Code' e consistente in un file audio digitale.
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