Debutta al Teatro San Ferdinando di
Napoli in prima nazionale dal 3 al 13 aprile 'Le anime morte',
ovvero 'Le (dis)avventure di un onesto truffatore', di Peppino
Mazzotta che riscrive e porta in scena una delle opere più note
di Gogol', Anime morte, un affresco grandioso e sconvolgente
della Russia di metà Ottocento, un capolavoro in cui l'autore,
con la sua anarchica energia vitale, infonde l'essenza del
carattere russo e, al tempo stesso, sfiora gli orrori nascosti
nel profondo di tutti noi.
Testo e regia sono di Mazzotta, collaborazione alla
drammaturgia Igor Esposito. Nel cast: Federico Vanni, Milvia
Marigliano, Gennaro Apicella , Raffaele Ausiello, Gennaro Di
Biase, Salvatore D'Onofrio, Antonio Marfella, Alfonso
Postiglione, Luciano Saltarelli.
Le anime morte del capolavoro gogoliano erano in realtà i
servi della gleba deceduti tra un censimento e l'altro, per i
quali i proprietari continuavano a pagare la tassa governativa,
nell'attesa del conteggio successivo che ne avrebbe ratificato
l'effettiva dipartita.
"Gogol' ci offre, così, una tragicomica e grottesca galleria
di personaggi straordinari con un'intera tavolozza di vizi e
meschinità che sono manna per la scena - scrive Mazzotta nelle
note di regia -. Non stupisce, quindi, che in Russia il romanzo
Anime morte sia stato e continui ad essere oggetto di numerosi
allestimenti teatrali più o meno grandiosi e trasposizioni
cinematografiche e televisive".
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