"Solidarietà a Stefano Massini per
un teatro finalmente libero da ingerenze politiche". Un
messaggio di sostegno al direttore artistico del Teatro della
Toscana firmato da numerosi artisti e intellettuali, da Dacia
Maraini a Giuseppe Tornatore, da Corrado Augias a Toni Servillo,
Piero Pelù, Virginio Sieni e Roberto Saviano. Una solidarietà,
si legge, di fronte "alla concreta minaccia del governo di
destra di penalizzare il Teatro della Toscana" per la svolta
voluta da Massini, "il cui operato è reso oggetto di un vero e
proprio attacco politico che niente dovrebbe avere a che fare
con il teatro e la cultura".
La polemica riguarda le indiscrezioni, apparse sulla stampa,
sul voto basso assegnato dalla commissione ministeriale alla
parte artistica, con possibili ripercussioni sul futuro dello
status del Teatro della Toscana, oggi Teatro nazionale.
A rilanciare il messaggio, ringraziando, è stato lo stesso
Massini: "Mai avrei voluto e pensato che dovessimo arrivare a
questo, e in ogni modo ho lavorato affinché fosse evitato, ma
negli ultimi giorni ogni soglia è stata purtroppo varcata.
Grazie, davvero, a ciascuno di voi, dal più profondo del mio
cuore. Sono colpito e commosso".
La questione ha interessato anche la kermesse 'Spazio
Cultura', organizzata a Firenze da Fratelli d'Italia, che si è
chiusa oggi. Dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi
nessuna risposta sul futuro del Teatro della Toscana, dure
parole invece su Massini: "Per me la figura del direttore
artistico dovrebbe essere una figura più manageriale. In Italia,
invece, in questo ruolo abbiamo una supplenza fatta dagli
artisti che non hanno poi tutto questo tempo da dedicare al
teatro", le parole del sottosegretario che aveva poi aggiunto
che "gli artisti mentre svolgono questo ruolo, in realtà
continuano a fare la loro attività privata nello stesso ambito
in cui sono chiamati a prendere delle decisioni". A Mazzi ha
replicato ieri la sindaca di Firenze Sara Funaro: "Risulta poco
chiaro perché il direttore artistico debba essere un manager
dato che la norma prevede la figura di un direttore generale o
amministrativo con questo scopo. Aldilà delle critiche al cda mi
aspetterei dal sottosegretario Mazzi un augurio di buon lavoro e
un ringraziamento a Stefano per essersi messo al servizio del
Teatro della Toscana con professionalità, passione e
generosità".
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