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Il crimine targato Rai, da Maigret a Montalbano

Il crimine targato Rai, da Maigret a Montalbano

Presidente Foa, con fiction si scrive storia sociale del Paese

ROMA, 06 ottobre 2020, 19:31

Redazione ANSA

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E' una storia fatta di strade buie e passi nella notte, lame affilate e colpi di pistola, inseguimenti mozzafiato e confessioni drammatiche, ma anche di sorrisi beffardi e sguardi ironici, di battute taglienti e lampi di genio, quella che unisce, sempre sul filo del brivido e lungo più di mezzo secolo, l'iconico Commissario Maigret in bianco e nero con il volto di Gino Cervi al contemporaneo Commissario Montalbano interpretato da Luca Zingaretti: ha un fascino irresistibile "Sulle tracce del crimine. Viaggio nel giallo e nero Rai. La mostra", ospitata negli spazi del Museo di Roma in Trastevere dal 7 ottobre al 6 gennaio e inaugurata oggi alla presenza del Presidente della Rai Marcello Foa. Un percorso multimediale tematico-cronologico a cura di Maria Pia Ammirati e Peppino Ortoleva, scandito in 200 fotografie, tra b/n e colore, tratte da circa 80 programmi televisivi, con 5 installazioni video e alcune postazioni sonore, per raccontare con il patrimonio delle Teche Rai la trasformazione di un genere, il giallo e noir investigativo, con il quale la più grande azienda editoriale del Paese ha parlato agli italiani, facendoli sognare e appassionare, coniugando tra adattamenti, "teleromanzi" e poi con la fiction e le serie tv la cultura popolare a una narrazione televisiva di altissima qualità. In questa carrellata espositiva - nata da un'idea di Stefano Nespolesi, la mostra è realizzata in collaborazione con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e INA, Institut National de l'Audiovisuel - traspare anche il racconto di un'Italia che in quasi 70 anni si è trasformata radicalmente e che la tv pubblica ha saputo cogliere fino nelle sfumature. "A ogni fiction si scrive una pagina di storia sociale. L'investimento sul patrimonio delle teche Rai richiede energie importanti ma è fondamentale perché preserva la memoria del Paese", ha detto all'ANSA Marcello Foa, passeggiando tra i corridoi della mostra con il vice sindaco del comune di Roma Luca Bergamo, con Renzo Arbore, Marisa Laurito e Alessandro Preziosi, "Gli sceneggiati sono fantasia ma rispecchiano la realtà e la cultura sociale, mostrano come è cambiata la morale e fanno vedere ai giovani cosa era l'Italia".
   

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