Le famiglie protagoniste della
storia, "i Byrde, i Navarro, i Langmore diventano come
microcosmi e le vediamo rispondere, ognuna a modo proprio, al
dover sopravvivere, all'avidità, al desiderio e alla sua
mancanza". E' uno degli elementi più interessanti, secondo Laura
Linney, nella chiusura del cerchio di Ozark, la serie drama
noir della quale è protagonista, con Jason Bateman (anche
coautore e coregista) e Julia Garner che si concluderà con gli
ultimi sette episodi della quarta e ultima stagione, al debutto
su Netflix dal 29 aprile. La serie che ha esordito 5 anni fa,
ha conquistato pubblico e critica, diventando una delle
produzioni più popolari della piattaforma e conquistando fra gli
altri tre Emmy (su 32 nomination) e due Screen Actors Guild
Award.
Al centro del racconto Marty Byrde (Bateman), consulente
finanziario che si ritrova con tutta la famiglia a diventare un
'asset' nel riciclare i soldi di un cartello messicano. Nelle
ultime puntate ritroveremo i Byrde, sempre più percorsi da forti
contrasti, a doversi salvare dal nuovo spietato capo del
cartello Navarro, Javi (Alfonso Herrera), verso il quale cerca
la propria vendetta anche l'implacabile Ruth Langmore (Garner),
brillante giovane criminale che si è vista portare via dai
trafficanti messicani anche il suo ultimo 'pezzo' di famiglia.
"Tutti i personaggi in questa ultima parte - spiega lo
showrunner Chris Mundy, protagonista con Laura Linney e Jason
Bateman di un panel sulla serie nella serie di incontri
'Deadline contenders' - dovranno fare scelte sostanziali
all'improvviso: Marty e Wendy dovranno decidere se restare
insieme, i figli se vogliono restare con la famiglia, Ruth se
continuare a cercare vedetta o unirsi ai Byrde... Tutti sono
chiamati a dimostrare cosa siano pronti a fare per proteggere la
propria cerchia". Resta centrale il personaggio di Marty "che ha
sempre pensato di essere un po' più intelligente di quello che
fosse in realtà - spiega Bateman -. Arrivato ala fine di questo
percorso ha la consapevolezza di volerla fare finita con tutto
ma di non sapere come riuscirci, e deve diventare per forza di
cose un po' più umile".
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