/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Noa e Mira, distruggere è più facile che costruire

Noa e Mira, distruggere è più facile che costruire

All'Ariston con Imagine: "La situazione a Gaza inaccettabile"

SANREMO, 11 febbraio 2025, 19:54

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La soluzione non è distruggere una delle due parti, è costruire, ma ci vuole tempo. Distruggere è un attimo, per costruire servono generazioni intere". Mira Awad è in sala stampa a Sanremo, con Noa, in vista del duetto di questa sera sul palco dell'Ariston sulle note di Imagine di John Lennon. Un messaggio di pace e solidarietà: Mira palestinese, Noa israeliana, il discorso cade inevitabilmente sulla crisi in Medio Oriente.
    "Mio padre nel '48 ha lasciato la sua terra, la mia famiglia è stata salvata due volte: la prima non ha attraversato il confine, è riuscita a tornare indietro e ha trovato la casa ancora in piedi. Siamo fortunati perché non siamo finiti nei campi profughi", racconta la cantante e attivista, che vive a Londra. "La situazione a Gaza è inaccettabile: ci sono persone che pensano di poter sparpagliare altre persone. In quella striscia di mare possiamo vivere tutti, ma in pace, non importa se siamo cattolici, ebrei, musulmani". Mira Awad non pensa che "una canzone, un album o un concerto possano salvare il mondo, né possono guarire le ferite, ma le persone possono farlo. E la musica può umanizzare la gente, perché va dritta al cuore e apre una piccola finestra".
    Awad punta il dito contro "la mancanza di sfumature nella narrazione del conflitto" e sul ruolo del presidente Usa Trump, "che sa sfruttare la polarizzazione delle idee. Non siamo l'unico conflitto, non siamo il più lungo, il più antico, ma quello perfetto per far diventare virali i post". di produzione.
    Noa viene da "una famiglia di origini yemenite: sembro più araba di Mira. Sono una cittadina israeliana, ebrea, ho avuto un figlio che ha servito nell'esercito, mia figlia attualmente è nell'esercito, e spero che non sia necessario che mio figlio più piccolo entri nell'esercito. Ma c'è una legge. E occorre difendere il nostro paese a meno che non troviamo una soluzione pacifica. Credo sia giusto farlo ma ancora più giusto sarebbe non avere un esercito. Non è un momento facile, non auguro a nessuno di avere un figlio nell'esercito. Il mio desiderio è che si possa vivere senza violenza".
    Per cambiare le cose, "bisogna lavorare insieme, media inclusi, in quello che decidete di scrivere, nei vostri titoli e che possono ispirare paura o speranza".
    Alla quinta volta al festival, Noa è "molto felice di essere qui. L'idea della nostra presenza è dell'organizzazione di Sanremo, di Carlo Conti e siamo molto contenti di essere qui. E' un onore essere qui con Mira Awad, la nostra amicizia ha ormai compiuto 25 anni". Insieme hanno "altri progetti. Ho un nuovo album, The Giver, da donare al prossimo: il disco è influenzato da quello che è successo il 7 ottobre, ma non è un manifesto politico". A settembre l'artista lancerà il festival Reimagine, a Firenze, "per immaginare qualcosa di nuovo in tre giorni di musica".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza