Borse contrastate in Asia e nel
Pacifico con Tokyo in calo a seguito del dato inferiore alle
stime sul Pil giapponese (+0,6% contro il +0,7% previsto) e
sugli ordinativi di macchine utensili (+3,5% contro il +4,7%
previsto). Positive Shanghai (+0,41%), mentre cedono Taiwan
(-1,73%), Seul (-1,28%) e Sidney (-0,91%). Ancora aperte Hong
Kong (-0,1%), Mumbai (-0,17%) e Singapore (-2,01%). Positivi i
future sull'Europa, contrastati invece quelli Usa. In Europa si
chiude l'Eurogruppo con una dichiarazione finale, mentre dagli
Usa è in arrivo l'indice Nfib, che misura la fiducia delle
piccole imprese. Seguono le previsioni dell'Eia sull'energia e
le anticipazioni Api sulle scorte di greggio.
Proprio quest'ultimo appare poco mosso (Wti +0,2% a 66,16
dollari al barile) a differenza del gas naturale (+1,44% a 41,83
euro al MWh) ad Amsterdam, nonostante le stime di un possibile
ribasso a 30 euro in caso di accordo tra Russia e Ucraina e di
minori consumi in Cina. In calo l'oro (-0,17% a 2.899,17 dollari
l'oncia), mentre si indebolisce il dollaro sotto quota 0,92
euro, 0,77 sterline e 146,99 yen. Si assesta a 112,17 punti il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in crescita di 1,3 punti al 3,97% e
quello tedesco di 1,6 punti al 2,84%.
Sulla piazza di Tokyo penalizzati i titoli dei grandi
esportatori da Toyota (-2,63%) a Suzuki (-2,23%), da Panasonic
(-2,65%) a Sony (-2%) e Nikon (-1,06%). Rimbalzano i produttori
di semiconduttori Advantest (+1,69%) e Screen Holdings (+1,85%),
sotto pressione i bancari Nomura (-4,37%), Shizuoka (-3,42%),
Fukuoka (-3,96%) e Mitsubishi Ufj (-1,41%).
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