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Palermo: confronto tra 5 candidati sindaco in Confcommercio

Palermo: confronto tra 5 candidati sindaco in Confcommercio

Incontro su imprese, citta, cantieri, municipalizzate e servizi

PALERMO, 31 maggio 2022, 15:35

Redazione ANSA

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Le imprese, la città, i cantieri infiniti e le aziende municipalizzate: sono i temi sui quali si sono confrontati cinque dei sei candidati a sindaco di Palermo - Ciro Lomonte, Fabrizio Ferrandelli, Franco Miceli, Roberto Lagalla e Rita Barbera, assente Francesca Donato - nella sede di Confcommercio, con la presidente Patrizia Di Dio e un gruppo di imprenditori associati.
    "Siamo quelli del fare, del fare bene e farlo da persone perbene tutte le cose che possiamo fare e il nostro consenso diventa un atto di fiducia per noi, per le nostre famiglie e per le nostre aziende. Oggi si gioca la svolta è per questa città", ha sottolineato la presidente Di Dio.
    Rita Barbera ha evidenziato come e quanto nel periodo della pandemia le imprese abbiano sofferto, "le grosse difficoltà, la paura del futuro e quanto sia necessario creare condizioni per dare spazio ai giovani e alle loro idee". Lomonte si è soffermato su problemi degli imprenditori come "la mancanza di servizi e i tanti ostacoli che frappone la burocrazia". Per Lagalla "l'amministrazione comunale deve avere rispetto per il rischio d'impresa e ci vuole una tutela pubblica del rischio privato, servono semplificazione della burocrazia, partecipazione, ascolto e sostenibilità". Ferrandelli ha associato la parola impresa a "responsabilità" anche con riferimento al periodo di crisi e alle scelte dell'attuale amministrazione che "si è contraddistinta per l'assenza di dialogo con le parti sociali e le organizzazioni di categoria come, per esempio, sulle scelte relativa alla Ztl in città".
    Miceli ha rilanciato la necessità di "fare sistema per costruire le condizioni di sviluppo della città assieme a chi la governa.
    I corpi intermedi sono fondamentali per la capacità di rappresentare interessi legittimi". E poi ha parlato di "modello di governo e coprogettazione con le questioni che vengono messe sul tavolo e poi le scelte si fanno assieme senza pregiudizi ideologici". Argomento 'caldo' quello delle aziende municipalizzate. Per Miceli "sulle aziende si gioca il futuro della città e il sindaco deve garantire qualità di servizi ai cittadini anche con la partecipazione dei privati. Serve - ha detto il candidato progressista - un'azienda che si occupi di energia nel suo complesso anche di rifiuti da riciclare in chiave energetica". Per Lomonte "non si possono cannibalizzare le aziende che funzionano per dare soldi alle altre in crisi", mentre per barbera "nessuno dei vertici Rap ha saputo dare una svolta sulla gestione dei rifiuti". Ferrandelli ha parlato dei milioni di "cda poco qualificati, di mancanza di investimenti perché non si può lasciare un'azienda per anni nell'immobilismo". Lagalla infine ha sottolineato che "il vero problema è la non esistenza di contratti di servizio aggiornati e sostenibili, i contratti con le aziende devono essere esaustivi. Paghiamo troppo servizi non qualificati, quindi servono una revisione degli organismi di gestione e la razionalizzazione del personale".
   

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