"Oggi per la prima volta i giovani
sono chiamati ad intervenire in Ocse e fornire la loro visione
in merito alle importanti sfide del prossimo futuro europeo e
globale.
Insieme al Segretario Generale Cormann ed ai rappresentanti di
oltre 60 nazioni, i giovani rappresentanti di Youthwise hanno
chiesto di promuovere la partecipazione giovanile alla vita
sociale e democratica, rafforzare i processi di formazione come
cittadini globali e consapevoli, renderli protagonisti
nell'adozione di politiche pubbliche attraverso il "future
generation test" " Lo afferma la ministra per le Politiche
Giovanili Fabiana Dadone in un post su Facebook.
"La creazione di migliori opportunità per i giovani -
sottolinea - è una priorità per la ripresa e l'uscita dalle
crisi. Il successo dei giovani nel mercato del lavoro, nella
vita pubblica e politica e nella società in generale è cruciale
non solo per il loro benessere personale e le loro prospettive
economiche, specie nei settori di avanguardia, ma anche per la
crescita economica complessiva e la coesione sociale, la fiducia
nei Governi e nelle istituzioni pubbliche e la tenuta della
democrazia. Abbiamo discusso e sollevato dei temi di rilevanza
strategica, come la necessità di fornire ai giovani
un'educazione di qualità e una formazione tecnico professionale
capace di affrontare le sfide del presente e del futuro,
inclusione dei giovani nei processi decisionali a più livelli,
facilitando e incoraggiando la partecipazione dei giovani alla
vita pubblica e contrastare l'aumento della disoccupazione
giovanile, menzionando molte iniziative orientate ai Neet e
all'inclusione socio-lavorativa in generale. Infine,
l'importanza di supporto per la salute mentale, nel difficile
contesto legato alla pandemia e alla guerra in Ucraina.
Ringrazio l'Ocse - conclude Dadone - per il lavoro svolto nel
riunire i Paesi per redigere e discutere di questi temi e un
ringraziamento e un apprezzamento a tutti per l'ampiezza, la
qualità del dibattito odierno, davvero ricco e diversificato".
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