L'indagine antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina determinerà innanzitutto se le catene del valore dei veicoli in Cina beneficiano di sovvenzioni illegali e se tali sovvenzioni causano o minacciano di causare un danno economico ai produttori europei di tali beni.
Se entrambi si rivelassero veri,
l'indagine esaminerà le probabili conseguenze e l'impatto delle
misure su importatori, utenti e consumatori di veicoli elettrici
a batteria nell'Ue.
Sulla base dei risultati dell'indagine, la Commissione
stabilirà se sia nell'interesse dell'Ue porre rimedio agli
effetti delle pratiche commerciali sleali accertate imponendo
dazi antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a
batteria dalla Cina.
L'indagine era stata anticipata dalla presidente della
Commissione europea Ursula von der Leyen nel discorso sullo
stato dell'Unione Europea e seguirà le procedure legali in linea
con le norme dell'Ue e dell'Organizzazione mondiale del
commercio.
"Il settore dei veicoli elettrici racchiude un enorme
potenziale per la futura competitività dell'Europa e per la
leadership industriale verde - afferma von der Leyen -.
I
produttori automobilistici dell'Ue e i settori correlati stanno
già investendo e innovando per sviluppare appieno questo
potenziale. Ovunque troveremo prove che i loro sforzi sono
ostacolati da distorsioni del mercato e concorrenza sleale,
agiremo con decisione. E lo faremo nel pieno rispetto dei nostri
obblighi comunitari e internazionali, perché l'Europa rispetta
le regole, all'interno dei suoi confini e a livello globale.
Questa indagine antisovvenzioni sarà approfondita, equa e basata
sui fatti".
"I veicoli elettrici a batteria sono fondamentali per la
transizione verde e per rispettare i nostri impegni
internazionali volti a ridurre le emissioni di CO2. Questo è il
motivo per cui abbiamo sempre accolto con favore la concorrenza
globale in questo settore, che significa più scelta per i
consumatori e più innovazione - dichiara il vicepresidente della
Commissione Valdis Dombrovskis -. Ma la concorrenza deve essere
leale. Le importazioni devono competere alle stesse condizioni
della nostra industria. L'equità è anche la parola d'ordine per
questa indagine: consulteremo tutte le parti interessate e ci
atterremo rigidamente alle regole nazionali e internazionali.
Auspichiamo la piena collaborazione di tutte le parti
interessate. Il risultato sarà basato sui fatti".
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