La Sicilia si è classificata
complessivamente al 17° posto tra le Regioni italiane per
efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare nel
2024, guadagnando due posizioni rispetto al 2023. Il dato emerge
dalle classifiche del "Welfare Italia Index 2024" - strumento di
monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di
politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di
identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di
criticità in cui è necessario intervenire - realizzato da
"Welfare, Italia", Think Tank nato su iniziativa del Gruppo
Unipol in collaborazione con The European House - Ambrosetti.
Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che
misurano dimensioni di input, ovvero indicatori di spesa
(pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse
sono allocate in un determinato territorio e dimensioni di
output, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il
contesto socioeconomico in cui si inserisce la spesa in welfare.
Con riferimento agli indicatori di spesa in welfare, la Sicilia
ottiene un punteggio di 74,2 su 100, posizionandosi al 9° posto
tra le regioni italiane. La Regione si colloca al 2° posto sia
per spesa pubblica per consumi finali per l'istruzione e la
formazione (6% del PIL vs 3,6% di media nazionale) sia per
importo medio di Assegno di inclusione, con 635 euro rispetto
alla media italiana di 618. La Sicilia si classifica inoltre al
3° posto per spesa pubblica per le politiche del lavoro -
impiegando il 3,5% del PIL regionale, rispetto al 2,6% della
media italiana - e all'8° posto per contributo medio in forme
pensionistiche integrative, con il 7% del reddito medio nel
2024, rispetto all'8,2% della Regione nel 2023. Indicatori
strutturali Relativamente agli indicatori strutturali, la
Sicilia rimane invece stabile al 19° posto con un punteggio di
46,6 su 100.
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