Richiesta a gran voce da tutto il
mondo imprenditoriale, arriva la proroga dell'obbligo per le
piccole e medie imprese di dotarsi di polizza anticatastrofale.
Il rinvio deciso dal Cdm sarà differenziato a seconda della
dimensione delle imprese. Il termine è differito al primo
ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le
piccole e micro aziende. Rimane invece fermo al primo aprile il
termine per le grandi imprese, per le quali però non scatteranno
per ora le sanzioni per chi non si adegua, come chiedeva
Confindustria.
Negli ultimi giorni le aziende sono andate in fibrillazione
perché al 31 marzo avrebbero dovuto mettersi in regola,
stipulando una polizza obbligatoria contro le catastrofi,
seguendo le direttive del decreto approvato a fine febbraio. Ma
da Confcommercio alle associazioni artigiane, da Confesercenti
alle cooperative, la protesta per le nuove norme si è fatta
sempre più forte. Per gli imprenditori il 31 marzo era un
termine "oggettivamente incompatibile" per mettere in regola
quasi quattro milioni di imprese "sulla scorta di un regolamento
attuativo emanato appena lo scorso 27 febbraio e senza che sia
stato ancora attivato il portale Ivass per la comparabilità
delle offerte assicurative in materia". Le aziende, in sostanza,
volevano più tempo anche per confrontare i prezzi offerti dalle
compagnie assicurative sul mercato.
Per Confesercenti la proroga è quindi una buona notizia che
dà anche al legislatore il tempo per affrontare "alcune
criticità". Una su tutte, "lo squilibrio tra locatore e
locatario: chi paga l'affitto sostiene il costo della polizza,
mentre la copertura assicurativa va esclusivamente a vantaggio
del proprietario dell'immobile". Anche Confcommercio è
soddisfatta ma chiede ora "un tavolo di approfondimento e
monitoraggio" con imprese, assicurazioni e ministeri.
Conformarsi alle nuove direttive che richiederanno un onere
aggiuntivo, non è un problema sentito solo dalle aziende di
piccole dimensioni. Proprio mentre il Cdm valutava la proroga
delle norme, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini,
tornava a chiedere il rinvio dell'operatività delle sanzioni.
"Le imprese non hanno avuto modo finora di valutare le offerte
assicurative per compararle e scegliere la soluzione migliore
che permetta di ottimizzare le coperture ed evitare uno spreco
di risorse finanziarie ingiustificato". Ora, grazie al rinvio,
per ulteriori 90 giorni non si terrà conto dell'eventuale
inadempimento dell'obbligo di assicurazione nell'assegnazione di
contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario
a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle
previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
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