Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marrone (Confapi), stop a gas russo non danneggi Pmi

/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Marrone (Confapi), stop a gas russo non danneggi Pmi

'Ue non si muova solo per ideologia'

NAPOLI, 07 maggio 2025, 11:34

Redazione ANSA

ANSACheck

«L'Europa è pronta a tagliare l'ultimo cordone ombelicale con Mosca, ma a farne le spese rischia di essere ancora una volta l'industria. La Commissione europea si presenta a Strasburgo con una roadmap che, sulla carta, vuole spezzare i legami energetici con la Russia entro il 2027. Una missione simbolica, certo, ma potenzialmente critica se non accompagnata da pragmatismo e soluzioni concrete».
    A dirlo è Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli e responsabile nazionale Zes di Confapi.
    «La nuova strategia, che include l'invocazione della "forza maggiore" per sciogliere i contratti con Gazprom senza incorrere in penali, somiglia più a un atto di fede che a un progetto industriale. Di vincolante, al momento, c'è ben poco. Ma il messaggio politico è forte: l'Unione vuole chiudere ogni rubinetto russo. Peccato che nel frattempo nessuno abbia trovato fornitori capaci di garantire gas a prezzi competitivi. Né il Qatar, né gli Stati Uniti, né l'Africa sembrano in grado di replicare le condizioni offerte da Mosca. Il cuore del problema, però, è un altro: si chiede alle imprese di pagare il conto di una scelta che è tutta politica. Le aziende, oggi ancora vincolate a clausole capestro "take-or-pay", si trovano con le mani legate: devono versare fino al 95% del valore del gas contrattualizzato, anche se non lo ricevono. Chi le tutela? Chi risarcisce un comparto industriale già piegato dal costo dell'energia?».
    Aggiunge Marrone: «Si parla tanto di transizione, ma il rischio è di buttare via il presente prima ancora di costruire il futuro. L'Europa ha già ridotto la dipendenza dal gas russo: dal 45% del 2021 al 19% attuale, con un'ulteriore contrazione al 13% prevista per il 2025. Ma le alternative, purtroppo, non sono ancora all'altezza. E allora una domanda s'impone: quanto può reggere il nostro tessuto produttivo se Bruxelles continua a prendere decisioni senza guardare in faccia la realtà? Serve coraggio, sì. Ma anche lucidità. Il futuro dell'energia non può pesare solo sulle spalle degli imprenditori».
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza