"L'Europa ha oggi l'urgenza di
dotarsi di una politica industriale vera, solida e strutturale.
Abbiamo bisogno di pragmatismo, di una strategia che rafforzi la
nostra autonomia strategica e che accompagni davvero la
transizione, senza scaricarne il costo sulle imprese": lo ha
detto agli Stati generali dell'industria Marco Nocivelli,
vicepresidente delle politiche industriali e del Made in Italy
di Confindustria.
"Il Clean Industrial Deal è una prima occasione utile per
impostare una nuova fase di politica industriale europea. Ma da
solo non basta. Serve una cornice strategica che sostenga le
filiere industriali europee - in particolare quelle
hard-to-abate - con strumenti adeguati, investimenti mirati,
tempi realistici. La transizione deve essere integrata con il
digitale, in modo coerente e non ideologico. Neutralità
tecnologica, rapidità delle autorizzazioni, strumenti
finanziari: questi sono i veri elementi abilitanti. Le politiche
di transizione energetica dell'industria, dall'Ets al Cbam e
agli standard CO2 per i veicoli, devono essere riviste per
evitare la delocalizzazione delle imprese fuori dall'Ue.
L'energia è ormai un fattore strategico, e il gap di prezzo
penalizza l'industria italiana. Bisogna agire: solo così
l'Europa potrà affrontare la transizione rafforzando la propria
autonomia industriale", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA