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'Il valore dell'olio umbro nell'economia e nel turismo'

'Il valore dell'olio umbro nell'economia e nel turismo'

Presentato a Perugia uno studio condotto da Isnart

PERUGIA, 05 marzo 2025, 18:03

Redazione ANSA

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L'olio extravergine d'oliva umbro non è solo un prodotto di qualità, ma anche un elemento chiave per lo sviluppo turistico ed economico della regione.
    Secondo uno studio condotto da Isnart (società nata dal Sistema camerale per supportare il comparto turistico italiano) e che è stato presentato durante la cerimonia di premiazione della 26/a edizione del Premio regionale "Oro Verde dell'Umbria", il turismo enogastronomico è in forte crescita e l'olio ha un ruolo di primo piano.
    L'indagine, condotta su 1.000 turisti e 500 imprese locali, ha rivelato - sottolinea una nota della Camera di commercio - dati significativi: il 13,9% dei turisti ha visitato frantoi, cantine e strade dell'olio. Più di un turista su cinque ha scelto l'Umbria per la sua offerta enogastronomica. La spesa media per prodotti tipici è di 24,40 euro al giorno per turista.
    Il 69,4% dei visitatori acquista olio extravergine come ricordo del soggiorno. Le esperienze legate alla degustazione e alla scoperta dei processi produttivi dell'olio sono sempre più richieste. Un numero crescente di agriturismi e frantoi offre visite guidate e degustazioni, arricchendo l'esperienza turistica e promuovendo il territorio attraverso le sue eccellenze gastronomiche.
    Oltre alla qualità dell'olio extravergine, è fondamentale il contesto in cui questo prodotto viene scoperto e apprezzato.
    L'indagine Isnart mostra che sempre più turisti cercano esperienze immersive che li avvicinino al mondo dell'olio. Tra le attività più richieste: l'8,8% dei visitatori acquista prodotti tipici direttamente nei luoghi di produzione o nei mercati locali. Questo dimostra che i turisti non vogliono solo assaggiare, ma anche portare con sé un pezzo dell'esperienza umbra. Il 6,1% partecipa a eventi enogastronomici, come fiere, sagre e degustazioni guidate. La possibilità di incontrare direttamente i produttori e conoscere le diverse sfumature dell'olio extravergine rende l'esperienza più autentica e coinvolgente. Il 13,9% visita frantoi e percorsi dell'olio, segno che c'è un crescente interesse per la scoperta della filiera produttiva. La visita ai frantoi è un'esperienza che permette di comprendere il lavoro artigianale dietro ogni bottiglia di olio di qualità.
    L'8,9% prende parte a una o più fasi della produzione, come la raccolta delle olive o la molitura. Questa esperienza diretta è particolarmente apprezzata dai turisti che vogliono vivere in prima persona la tradizione olivicola umbra.
    L'enogastronomia è uno degli asset principali del turismo in Umbria, eppure, secondo i dati Isnart, molte strutture ricettive non sfruttano ancora appieno il potenziale legato all'olio extravergine. Il 31,6% delle strutture ricettive umbre ospita regolarmente turisti motivati dall'enogastronomia. Questo dato conferma che il territorio è già un punto di riferimento per chi cerca esperienze legate al buon cibo e ai prodotti tipici.
    Tuttavia, c'è ancora margine di crescita. Solo il 30,2% delle strutture offre la vendita diretta di prodotti del territorio o informazioni dettagliate su dove acquistarli. Questa percentuale evidenzia che molte realtà non hanno ancora implementato strategie efficaci per promuovere il prodotto olivicolo e renderlo un elemento centrale dell'esperienza di soggiorno. Il 24,4% delle strutture organizza degustazioni di prodotti tipici, sia all'interno delle proprie sedi che in collaborazione con aziende locali. Questo tipo di attività rappresenta un valore aggiunto per il turista e un'opportunità di business per gli operatori del settore. Nonostante la crescente domanda di esperienze legate all'olio, quasi la metà delle strutture ricettive umbre non offre servizi mirati in questo settore, dimostrando che esiste ancora un grande potenziale da sviluppare.
    Guardando al futuro, il comparto olivicolo umbro si trova di fronte a diverse sfide e opportunità. L'adozione di tecniche agricole sostenibili, la valorizzazione delle varietà autoctone e l'uso di tecnologie innovative nella produzione rappresentano alcune delle strategie per mantenere alta la competitività del settore. Inoltre, il crescente interesse per la qualità e la tracciabilità dei prodotti spinge i produttori a investire in certificazioni e nella promozione del marchio Dop Umbria.
   
   

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