Sono 93.905 le imprese femminili in
Piemonte a fine 2024, il 22,4% del totale della regione.
Rispetto al 2023 - secondo i dati del Registro imprese delle
Camere di commercio piemontesi - sono 785 in meno, in calo dello
9,8%. Nonostante il progressivo ridimensionamento nell'ultimo
decennio, comunque meno intenso rispetto a quello sofferto dalla
componente non femminile - spiega Unioncamere - il mondo
piemontese dell'impresa in rosa ha fatto passi avanti sul fronte
del rafforzamento della struttura imprenditoriale e appare
sempre più orientato verso le attività dei servizi diversi dal
commercio. Il Piemonte resta la sesta regione per numero
assoluto di aziende in rosa, con un tasso di femminilizzazione
del tessuto produttivo regionale (22,4%) in linea con quello
medio nazionale (22,2%).
"Il lieve calo delle imprese femminili ci impone una
riflessione sulle politiche di sostegno da mettere in atto.
Tuttavia, i segnali di crescita qualitativa, come l'aumento
delle società di capitali e l'internazionalizzazione, dimostrano
che le imprenditrici piemontesi sono pronte a cogliere le
opportunità del mercato. Occorre rafforzare il nostro impegno,
unitamente agli attori del territorio, per creare un ambiente
favorevole all'insediamento di nuove imprese femminile e al
rafforzamento di quelle esistenti" commenta il presidente di
Unioncamere, Gian Paolo Coscia.
L'universo femminile dell'imprenditoria piemontese è più
internazionalizzato (il 13,3% è guidato da donne straniere a
fronte del 12,7% delle attività non femminili) ed è più giovane
(il 10,2% ha meno di 35 anni contro l'8,3% della componente non
femminile). La presenza artigiana è, invece, minore. I settori
prevalenti sono commercio all'ingrosso e al dettaglio (23,8%),
le attività dei servizi (12,5%), l'agricoltura (12,3%) e il
turismo (9,7%), ma continuano a crescere le imprese a conduzione
femminile che svolgono attività professionali, scientifiche e
tecniche (+3,6%) e attività finanziarie e assicurative (+1,8%).
Sono più numerose le ditte individuali che rappresentano il
66,1% delle realtà guidate da donne, con un tasso di
femminilizzazione del 26,5%. Minore, invece, la presenza di
società di persone e di capitale. L'incidenza femminile è
superiore alla media regionale nelle province di Alessandria
(23,2%), Verbano Cusio Ossola (23%), Novara (23%) e Vercelli
(22,7%).
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