Lo sgravio fiscale fino al 110%,
mediante il cosiddetto Superbonus per i lavori di
efficientamento in edilizia, "in un triennio - sebbene il
provvedimento di agevolazione scade a dicembre 2021, ma è già in
cantiere la proroga - si prevede un impatto sul Pil di 3 punti
percentuali con una crescita di 63 miliardi di euro e una media
di incremento occupazionale di 100 mila addetti l'anno compreso
l'indotto", secondo la stima dell'Ance, l'Associazione nazionale
dei costruttori. Lo indica, in una nota l'agenzia per il lavoro
Orienta, riferendo che, "in queste settimane, si stanno
registrando percentuali di aumento di richieste di figure, a
seguito dell'avvio del Superbonus, tra cui elettricisti (+ 13%),
idraulici (+8%), caldaisti (+6%), operai edili e produzione
materie edili (+6%), ingegneri (+5%), amministrativi (+4%),
geometri (+3%), serramentisti (+3%), termoidraulici (+3%),
carpentieri (+ 3%), contabili (+3%). si prevede, inoltre, per il
2021 un impatto con percentuali a due cifre". Inoltre, si
sottolinea, i settori e gli ambiti che saranno più coinvolti
dall'agevolazione fiscale "saranno soprattutto quelli
dell'edilizia e settori collegati, come l'ambito assicurativo,
gli esperti e consulenti fiscali e legali, le società di
progettazione e manutenzione, società finanziarie,
amministratori di condominio, commercialisti. Nello specifico,
le professioni più richieste sono periti industriali e
termotecnici, collaudatori, ingegneri, geologi, cappottisti,
progettisti impianti tecnologici, e altre figure connesse". Per
l'amministratore delegato di Orienta Giuseppe Biazzo, "il
mercato del lavoro del comparto, compreso tutto l'indotto e i
settori collegati, trarrà un enorme beneficio", anche in termini
qualitativi, "tenuto conto dell'impatto sulle politiche
energetiche e ambientali, il ricorso a nuove tecnologie e la
conseguente domanda di profili professionali maggiormente
qualificati", conclude.
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