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Nessuna soluzione politica in vista per il conflitto nell'est del Congo

Nessuna soluzione politica in vista per il conflitto nell'est del Congo

Annullato l'incontro fra i presidenti della Rdc e del Ruanda. L'Unione Africana condanna il 'sostegno straniero' ai ribelli, che ora potrebbero andare anche oltre Goma

29 gennaio 2025, 13:42

Redazione ANSA

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La guerra nel Congo © ANSA/EPA

La guerra nel Congo © ANSA/EPA

    Non sembra profilarsi una soluzione politica alla crisi scatenata nell'est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), ormai precipitato nel caos, con violenti scontri tra l'esercito congolese e il gruppo armato M23 supportato dal Ruanda che hanno lasciato un bilancio di almeno 100 morti e quasi 1.000 feriti - secondo un conteggio dell'Afp basato su un rapporto degli ospedali - nella regione di Goma, dove i ribelli sono entrati domenica sera con i ribelli nella principale città della regione.

    Il presidente della Rdc, infatti, ha annunciato che  "non parteciperà" all'incontro con il suo omologo ruandese Paul Kagame, inizialmente previsto per oggi, su iniziativa del Kenya, per cercare di risolvere la crisi nell'est del Paese. "Il presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi, non parteciperà al vertice virtuale dei capi di Stato della Comunità dell'Africa orientale", ufficialmente "per motivi di programmazione", secondo quanto riportato dall'Agenzia di stampa congolese (Acp). 

    Il presidente del Kenya William Samoei Ruto, che era intervenuto personalmente per favorire il vertice, ha avuto da parte sua un incontro con la vice segretaria generale delle Nazioni Unite, Amina J.Mohammed, a margine del vertice dei capi di stato africani sull'energia che si è tenuto a Dar es Salaam. La rappresentante Onu "ha espresso preoccupazione per il deterioramento della situazione della sicurezza nella Repubblica democratica del Congo orientale - ha detto il presidente Ruto - e ha chiesto sostegno per la sicurezza del personale Onu che lavora per la Missione di stabilizzazione del paese (Monusco)".

      "La vice segretario generale - aggiunge il presidente in un post su X - ha anche assicurato il sostegno delle Nazioni Unite agli sforzi dei capi di stato della comunità dell'Africa orientale per porre fine alle ostilità in Congo compreso l'incontro programmato per oggi", che però è stato annullato all'ultimo momento .. 

     Ma Vincent Karega, ambasciatore del Ruanda per la regione dei Grandi Laghi. ha già avvertito che il gruppo armato M23 probabilmente conquisterà altro territorio nella parte orientale della Rdc e si spingerà anche oltre: "Continueranno nel Sud Kivu, perché Goma non può essere da sola, a meno che nel frattempo non riescano ad ottenere un buon dialogo e negoziati con il governo di Kinshasa, cosa di cui dubito", ha detto Karega, secondo il quale i ribelli potrebbero anche andare oltre. "È possibile perché tutte le forze e le capacità militari sono state concentrate a Goma. Il resto del Paese non è protetto come lo era Goma", ha spiegato il diplomatico.

 

 

L'Unione africana condanna il 'sostegno militare straniero' ai ribelli dell'M23 

      Il Consiglio per la pace e la sicurezza, organo decisionale permanente dell'Unione africana per la prevenzione, la gestione e la risoluzione dei conflitti, ha condannato "fermamente gli attacchi atroci dell'M23 che hanno causato la perdita di vite umane, feriti e sfollati, in particolare donne e bambini, e avverte che le persone coinvolte saranno ritenute responsabili delle loro azioni".

 

      Secondo il Consiglio "le attività delle Forze democratiche alleate(Adf) e delle forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr) hanno aggravato l'insicurezza e le sofferenze della popolazione nella parte orientale del Congo".

     Il Consiglio, inoltre, "condanna inequivocabilmente qualsiasi sostegno militare straniero fornito all'M23 e a qualsiasi gruppo armato operante nella Repubblica democratica del Congo orientale" e chiede "l'immediata cessazione di tale sostegno e l'immediato ritiro di qualsiasi soggetto esterno al territorio congolese".

     Elogiati, infine, gli sforzi del presidente dell'Angola Joao Manuel Lourenco "per aver cercato il dialogo tra il Congo e il Ruanda" e sollecita le parti a collaborare agli sforzi del facilitatore.

Gli Usa chiedono un immediato cessate il fuoco 

    Il segretario di Stati americano Marco Rubio ha chiesto un "cessate il fuoco immediato" nella Repubblica Democratica del Congo, dove la principale città dell'est del Paese è in gran parte nelle mani del gruppo armato antigovernativo M23 e delle truppe ruandesi.

     In un appello al presidente ruandese Paul Kagame, il nuovo segretario di Stato americano "ha esortato un cessate il fuoco immediato nella regione e che tutte le parti rispettino l'integrità territoriale sovrana" della Repubblica Democratica del Congo, si legge in una nota del Dipartimento di Stato.

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