(di Francesco Betrò)
Tutta Osaka si era data
appuntamento, pronta a spostare lo sguardo verso il cielo per
ammirare lo spettacolo delle frecce giapponesi, che dopo 35 anni
di assenza dovevano tornare a volare con i colori del Giappone.
Ma le Blue Impulse sono rimaste a terra, per colpa di una forte
pioggia, unico neo di
una giornata di festa tutta dedicata all'inaugurazione dell'Expo
2025: la seconda esposizione universale nel Sol Levante del
nuovo millennio dopo quella del 2005 ad Aichi e la terza in
assoluto dopo quella del 1970 quando, appunto, le Blue Impulse
fecero la loro comparsa per l'ultima volta disegnando la scritta
'Osaka 70'.
Per l'apertura dell'Expo di quest'anno migliaia di persone si
sono messe in fila già molto prima dell'apertura ufficiale delle
9, la coda iniziava già dalla fermata della metro e i controlli
all'ingresso, che devono ancora rodare i meccanismi in vista di
un evento che potrebbe essere visitato da circa 30 milioni di
persone, hanno contribuito ad allungare l'attesa.
Ma né la fila né il maltempo hanno demoralizzato Izumi, una
signora di 68 anni con il nipotino di cinque anni al seguito.
"Nel 1970 avevo 13 anni, è un'emozione unica tornare qui oggi".
Un cerchio che si chiude da Osaka 1970 a Expo 2025 Osaka,
sull'isola artificiale di Yumeshima, "l'sola dei sogni".
Uno dei momenti più emozionanti è stato senza dubbio la
performance artistica della Hyogo Performing Arts Center
Orchestra che sul "Grande Anello", simbolo dell'Expo, ha portato
in scena la Nona sinfonia di Beethoven per dare il benvenuto ai
visitatori. Diecimila persone coperte dagli impermeabili
antivento blu e rossi sono diventate una sola voce sulle note
del compositore tedesco. Tutta la struttura in legno, tra le più
grandi al mondo nel suo genere, si è svelata agli occhi del
pubblico.
Tra una visita all'enorme statua del robot giapponese Gundam
e i food truck con le cucine di tutto il mondo, chi è entrato
non è rimasto deluso. Patate fritte dal Belgio, panini con
hamburger di soia dal Giappone, fino all'apertura - in serata -
anche della terrazza italiana dove campeggia il ristorante di
Eataly. Tra i primi padiglioni ad aprire quello delle Filippine
che ha accolto i visitatori con uno spettacolo della tradizione.
Quello cinese, invece, ha offerto la danza del leone che ha
creato un'atmosfera cerimoniale.
La conta dei biglietti venduti si farà in un secondo momento,
per vedere se le aspettative dei 140 mila ingressi sono state
rispettate, ma di certo c'è che le persone e l'entusiasmo non
sono mancate. Grande soddisfazione anche dal Padiglione Italia
che in sole tre ore di apertura, dalle 18 alle 21, ha
collezionato quasi duemila ingressi e riscosso grandi
apprezzamenti dal pubblico.
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