La Banca Centrale del Brasile ha
escluso che ci sia un "attacco speculativo coordinato" contro il
real dopo che nelle ultime settimane la divisa nazionale ha
perso quasi il 9% in relazione con il dollaro e accumula una
svalutazione di quasi il 20% dall'inizio dell'anno.
"L'idea di un attacco speculativo coordinato non descrive
adeguatamente il movimento che osserviamo attualmente" ha
dichiarato in una conferenza stampa il direttore della Bcb,
Gabriel Galípolo, futuro presidente dell'istituzione monetaria a
partire dal primo gennaio.
Secondo Galípolo il movimento osservato nelle ultime
settimane è in parte dovuto alla preoccupazione degli
investitori per la situazione fiscale del paese e alle pressioni
generate da uno scenario internazionale incerto.
Il funzionario ha osservato tuttavia che sebbene "un deflusso
di dollari dal sistema è normale alla fine dell'anno", quello
che si sta registrando attualmente rappresenta un "livello molto
più alto e atipico".
Secondo dati della Banca Centrale, solo nelle prime due
settimane di dicembre sono fuoriusciti dal sistema finanziario
locale circa 9 miliardi di dollari, un volume che ha messo sotto
pressione il mercato dei cambi e ha portato il real ai minimi
storici rispetto alla valuta statunitense.
Insieme all'economista Roberto Campos Neto, che sostituirà
alla presidenza della Banca Centrale, Galípolo ha assicurato che
l'istituzione monetaria proseguirà "finché lo riterrà
necessario", gli interventi sul mercato dei cambi dopo
l'iniezione di circa 12 miliardi di dollari negli ultimi dieci
giorni e l'incremento del Tasso ufficiale di sconto portato al
12,25%.
Galípolo ha quindi valutato positivamente "lo sforzo" del
governo di Luiz Inacio Lula da Silva di contenere la spesa
pubblica e il deficit fiscale attorno al 10% del Pil e che il
pacchetto di aggiustamenti presentato dal governo in Parlamento,
la cui approvazione è attesa per questa settimana, va "nella
giusta direzione".
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