Si è concluso l'appuntamento
annuale con le "Giornate del Cinema Italiano in Bosnia
Erzegovina", la tradizionale rassegna organizzata
dall'Ambasciata d'Italia a Sarajevo con l'obiettivo di offrire
uno spaccato della società e della lingua italiane attraverso la
cinematografia.
Dopo lo straordinario successo del film "C'è ancora domani" -
debutto alla regia di Paola Cortellesi, proiettato a Sarajevo il
20 giugno scorso - le Giornate del Cinema sono proseguite per
tutta la settimana in diverse località del Paese.
Notevole
interesse hanno riscosso i due "film itineranti" della rassegna:
"Comandante" di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino nei
panni del comandante della Regia Marina Salvatore Todaro
(proiettato a Mostar e a Tuzla - in quest'ultimo caso, alla
presenza del Sindaco, Zijad Lugavić); e "La guerra dei nonni" di
Gianluca Ansanelli (proiettato a Sarajevo e a Banja Luka).
Il Kino Meeting Point di Sarajevo - punto di riferimento
nella capitale bosniaco-erzegovese per gli amanti del cinema -
ha da ultimo ospitato l'attesa proiezione del documentario "Il
respiro di Sarajevo", frutto di una campagna di interviste
condotta nel 2022 e nel 2023 dalla regista Fabiana Antonioli e
da Andrea D'Arrigo (responsabile dell'Archivio dell'Istituto per
la storia della Resistenza di Torino - Istoreto).
Muovendo dalla
presenza in Piemonte di una coppia bosniaco-erzegovese, Sanja e
Zoran Bogičević, fuggiti dalla Sarajevo assediata, il
documentario ha ripercorso le tragiche vicende del conflitto
degli Anni Novanta e le numerose storie di "ordinaria
solidarietà" che hanno visto il popolo italiano in prima fila
nel sostenere la Bosnia Erzegovina ed i suoi cittadini. Il
documentario ha potuto godere del sostegno di numerosi enti
istituzionali italiani (quali Regione Piemonte, Città
metropolitana di Torino, i Comuni di Lanzo Torinese e di
Coassolo Torinese, oltre allo stesso Istoreto e all'Osservatorio
Balcani e Caucaso Transeuropa) e verra' probabilmente riproposto
in ulteriori rassegne cinematografiche in Bosnia Erzegovina.
L'edizione 2024 delle Giornate ha ribadito il grande
interesse con cui la Bosnia Erzegovina guarda alla nostra
cinematografia. "Il festival del cinema italiano in Bosnia
Erzegovina - ha commentato l'Ambasciatore Di Ruzza, in
un'intervista rilasciata alla televisione statale (BHT) - si
conferma tra le rassegne piu' seguite ed amate della nostra
diplomazia culturale nel Paese, nonche' ponte ideale verso il
prestigioso Sarajevo Film Festival.
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