Il Comune di Milano fa un passo indietro sul Salva Milano, il disegno di legge che avrebbe dovuto far ripartire la città dopo il blocco dell'urbanistica causato dalle inchieste. "Gli elementi di novità, e purtroppo di maggiore gravità, descritti negli atti di accusa" nei confronti dell'ex dirigente Giovanni Oggioni, che è stato arrestato, "inducono questa amministrazione a non sostenere più la necessità di proseguire nell'iter di approvazione della proposta di legge cosiddetta 'Salva Milano'", sottolinea l'amministrazione, che considera la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario.
Lo stop arriva anche dalla segreteria del Pd, Elly Schlein: "Dopo i gravi fatti emersi oggi dalla magistratura è evidente che non ci sono le condizioni per andare avanti". "La prossima settimana ci saranno riunioni, di maggioranza e di commissioni, per valutare se e come proseguire l'iter del Salva Milano", afferma Roberto Rosso, senatore di Forza Italia e relatore del provvedimento. "Non commento le indagini, ma è un fatto politico - aggiunge - che il Comune di Milano abbia tolto il suo appoggio al provvedimento". Fino ad oggi il Comune di Milano, compreso il sindaco Giuseppe Sala, aveva sostenuto la necessità di approvare nel più breve tempo possibile il disegno di legge su cui la politica si è però divisa, anche e soprattutto a sinistra e nel Pd. Dopo l'arresto dell'ex dirigente del Comune il Salva Milano è finito ancora di più sul banco degli imputati della politica perché, da quanto emerso, alcuni degli indagati e l'ex dirigente Oggioni avrebbero fatto pressing sui parlamentari per l'approvazione della norma.
Accuse troppo gravi per difendere il provvedimento che ha già avuto il via libera definitivo alla Camera ed è fermo in commissione al Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti è slittata al 12 marzo. Lega e Fratelli d'Italia attaccano. Per la Lega le inchieste "sono l'ennesima conferma dell'esistenza di un 'sistema Milano' dettato dalla politica delle amministrazioni Pisapia e Sala - spiega il Gruppo consiliare al Comune -. Dopo i disastri fatti sul Salva Milano serve maggiore trasparenza e un immediato commissariamento sulla materia urbanistica", sostiene il Gruppo consiliare del Carroccio in Comune, mentre il sottosegretario Alessandro Morelli, leghista pure lui, si dice "convinto che tutti debbano sforzarsi per trovare quanto prima una soluzione che faccia uscire da questa situazione di drammatico stallo che danneggia il Paese e vede vittime decine di famiglie nel limbo". Fratelli d'Italia evidenzia le spaccature nel centrosinistra sul Salva Milano: "Se questa maggioranza non c'è più, il Sindaco Sala ne prenda atto", dice il capogruppo in Comune del partito Riccardo Truppo che chiede a Sala di farsi da parte. Il centrosinistra è da sempre diviso sul disegno di legge con Avs e il Movimento 5 stelle nettamente contrari, per paura di un condono generalizzato. Il leader pentastellato, Giuseppe Conte la indica come una "legge scempio".
Mentre per Angelo Bonelli deputato di Avs e co portavoce dei Verdi "quello che preoccupa è il contenuto delle intercettazioni che evidenziano come il 'Salva Milano' sia stato scritto dagli stessi funzionari indagati e poi consegnato al relatore in commissione ambiente. Per questo la legge va fermata".
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