E' di una giornata di
squalifica del campo la sanzione che il giudice sportivo ha
inflitto alla squadra di Divisione regionale 1 Pallacanestro
Motta per l'episodio accaduto sabato scorso al palazzetto di
Motta di Livenza (Treviso) con la pronuncia di insulti di
matrice sessista, da parte di una donna tra il pubblico, verso
la direttrice di gara 18enne.
La tifosa, in dissenso con alcune scelte arbitrali che
avrebbero penalizzato la squadra di casa in cui milita suo
figlio, avrebbe "invitato" la giovane a dedicarsi alla
prostituzione anziché all'arbitraggio.
La ragazza aveva deciso allora di sospendere la gara e di fare
in riprendere il gioco 20 minuti più tardi.
La società trevigiana, impegnata in una gara contro gli
avversari di Feltre (Belluno), è stata inoltre sanzionata con
una multa di 30 euro per il lancio di "oggetti non contundenti"
sempre verso l'arbitro. Sul fatto sta conducendo accertamenti
anche la Digos.
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