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Champions League, Conceiçao: 'E' emergenza, serve un Milan unito'

Champions League, Conceiçao: 'E' emergenza, serve un Milan unito'

'Non rischio Pulisic. Tifosi sono l'anima, senza club non esiste'

MILANO, 21 gennaio 2025, 17:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Uniti per reagire, per rialzarsi, per continuare quanto di buono fatto in Champions con il sogno di arrivare oltre i quarti e ritrovare lo slancio in campionato. Uniti, tutti, perché il Milan ha bisogno dell'appoggio dei suoi tifosi.

E' l'appello di Sergio Conceiçao alla vigilia del match contro il Girona. Si torna a giocare a San Siro e i 70mila rossoneri devono fare la differenza.

"Siamo in emergenza ma abbiamo bisogno di tutti: vinciamo tutti, pareggiamo tutti e perdiamo tutti. E' un appello che faccio a tutta la gente. Non sono bello o simpatico, ma ci sono io ora. Con tutte le divergenze, il passato... anche se per me conta poco a questo livello. Io vedo troppa divisione all'interno del club.

E' il Milan che perde. I tifosi sono l'anima del club. In questo momento siamo qua noi, devono appoggiarci, devono essere il dodicesimo uomo. Anzi, il primo. Senza di loro il club non esiste. Senza l'anima degli appassionati non esiste il club. Io farò di tutto, i giocatori faranno di tutto, ma c'è bisogno del loro supporto". Le difficoltà del Milan, la mancanza di costanza e le tante assenze, aumentano l'urgenza di Conceiçao. Senza Thiaw, infortunato, e Tomori squalificato, il tecnico portoghese dovrà affidarsi ad una coppia inedita per lui: Gabbia-Pavlovic, saranno i centrali. Poi in attacco torna Morata (assente con la Juventus) ma molto probabilmente non ci sarà Pulisic che non ha svolto la rifinitura.

Per lui al massimo la panchina ma la sensazione è più che altro negativa. "Pulisic rimane con noi qui a Milanello in ritiro, abbiamo un allenamento domani mattina e vediamo come va. Se sta al 100% può andare magari anche in panchina, altrimenti non lo voglio rischiare. Non voglio rischiare di perderlo per un mese o due, ma rimarrà con la squadra in ritiro", spiega Conceiçao. Quindi la situazione non è rosea. Le parole post Juventus "i loro cambi sono diversi rispetto ai nostri ragazzi", vengono confermate anche a freddo. "Domani abbiamo 12-13 giocatori della prima squadra, 3 portieri, e tre ragazzini: Camarda, Zeroli e Bartesaghi. E' la realtà", ricorda con chiarezza. Anche per questo serve il supporto della tifoseria.

Il percorso europeo del Milan lascia ben sperare. Sulla carta le prossime partite non sono proibitive. Il Girona ha vinto solo una delle sei partite di Champions League, contro lo Slovan Bratislava. Prima ko con Psg e Feyenoord, poi con il Psv, Sturm e Liverpool. Il Milan invece è reduce da quattro successi consecutivi, come se il profumo della competizione europea faccia scattare motivazioni, attenzioni e spirito diverso dal campionato. Anche contro la Juventus a Torino, dopo un primo tempo equilibrato e apertissimo, nella ripresa il Milan non è praticamente mai sceso in campo. Ancora una volta è la mentalità del Milan a preoccupare di più.

"Questa settimana, al di là del poco tempo che c'è stato per preparare la partita, i ragazzi erano concentrati e focalizzati sulla preparazione. Devo essere io come allenatore a trovare per il gruppo la mentalità giusta. Loro sono motivati tutti i giorni per lavorare. Le maglie non giocano, sono indossate da persone che devono dare tutto, non solo in Champions ma anche in Campionato e Coppa Italia. Dobbiamo guardarci negli occhi, lavorare sul campo, credere in quello che facciamo e dopo loro capiscono cosa non c'è stato per poi essere continui nella partita. Il bello del calcio è che è un ricominciare continuo, è un'opportunità per migliorarsi. Superare i quarti? Ci prepariamo con questo obiettivo, ma ciò che posso dire è che, da domani, faremo il massimo per arrivare il più lontano possibile in questa competizione". 

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