Da gennaio la
'Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di
lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro', inizierà audizioni sull'esplosione del 9
dicembre al deposito Eni di Calenzano (Firenze). Lo ha affermato
Tino Magni, senatore di Avs e presidente della Commissione,
parlando coi giornalisti al termine della visita al deposito Eni
di stamani. "A gennaio - ha detto - inizieremo a fare le
audizioni. In questi giorni siamo impegnati tutti al Senato,
sulla manovra finanziaria. Si parte dalle parti sociali, che
vuol dire Eni, e dai rappresentanti dei lavoratori".
Per Magni "il compito" della Commissione "non è di
interferire su quello che farà la magistratura, sarà quello di
audire tutti i soggetti che qui hanno degli interessi, quindi
dall'impresa ai sindacati, i lavoratori, i vigili del fuoco. Il
nostro compito è capire e fare in modo che si prevengano questi
fatti, perché oggettivamente non se ne può più: bisogna mettere
al centro la persona umana". Ai cronisti che gli chiedevano del
dibattito su una possibile, diversa ubicazione futura del
deposito, il senatore ha risposto dicendo che "facciamo
l'audizione" e "ascolteremo ovviamente i suggerimenti. Ho letto
anch'io che in passato è stato dichiarato un posto a rischio,
però finora non è stato fatto nulla. Non è che noi abbiamo una
possibilità di imporre: abbiamo la possibilità di fare
un'inchiesta e poi alla fine faremo una relazione, ovviamente,
sulle cose che riterremo opportuno fare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA