"Bisogna riconoscere che vi sono
interessi nazionali che richiedono la massima convergenza. Ad
esempio il rispetto dei trattati e delle alleanze
internazionali, la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini
e delle infrastrutture strategiche, la salvaguardia
dell'ambiente e la messa in sicurezza dei nostri territori. Non
possiamo dividerci su questi obiettivi, che sono inevitabilmente
di lungo periodo e vanno dunque perseguiti con un impegno che va
oltre le maggioranze e le opposizioni di turno". Lo ha detto il
Capo dello Stato Sergio Mattarella durante la cerimonia di
auguri con le alte cariche dello Stato. Il Capo dello Stato
punta il faro anche sulla concentrazione in pochissime mani di
enormi capitali e del potere tecnologico, così come il controllo
accentrato dei dati, definibili come nuovo petrolio dell'era
digitale: fattori "che determinano una condizione di grave
rischio. Pochi soggetti con immense disponibilità finanziarie,
che guadagnano ben più di 500 volte la retribuzione di un
operaio o di un impiegato. Grandi società che dettano le loro
condizioni ai mercati e - al di sopra dei confini e della
autorità degli Stati e Organizzazioni internazionali - tendono a
sottrarsi a qualsiasi regolamentazione, a cominciare dagli
obblighi fiscali".
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