A sette mesi dal terremoto
giudiziario che ha sconvolto la Liguria con l'arresto del
presidente della Regione, si chiuderà domani in tribunale a
Genova il patteggiamento per Giovanni Toti. L'ex governatore non
sarà in aula davanti al giudice per l'udienza preliminare Matteo
Buffoni, ma attraverso i legali patteggerà una pena a due anni e
tre mesi convertita in 1.620 ore di lavori socialmente utili che
svolgerà, come ufficio stampa, nella sede della Lega italiana
per la Lotta contro i Tumori a Genova. L'ex presidente potrebbe
anche rispondere al centralino dell'ente per gestire le
prenotazioni dei pazienti e fare da autista per il trasporto dei
malati oncologici.
Oltre alla posizione di Toti si chiuderà anche quella dell'ex
presidente dell'autorità di sistema portuale del Mar Ligure
Occidentale Paolo Emilio Signorini (tre anni e sei mesi) e
dell'imprenditore portuale Aldo Spinelli (tre anni e tre mesi).
Toti è accusato di corruzione per l'esercizio della propria
funzione e finanziamento illecito ai partiti. All'udienza del 30
ottobre i pm Luca Monteverde e Federico Manotti avevano
contestato nuove accuse, che avevano fatto alzare le pene: la
corruzione da 91 mila euro a Toti con l'imprenditore nautico
Luigi Alberto Amico, l'occupazione abusiva delle aree ex
Carbonile a Spinelli e l'omessa denuncia a Signorini. Tutti e
tre gli imputati, nei giorni scorsi, hanno formalizzato gli
aumenti.
Su Toti incombe anche la legge Severino. E un suo eventuale
rientro in politica, sia a livello nazionale che locale, non
potrebbe arrivare prima di sei anni. Per potersi presentare alle
elezioni locali, inoltre, dovrà ottenere la riabilitazione dal
Tribunale di sorveglianza. Questa potrà essere chiesta solo tre
anni dopo l'esecuzione della pena.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA