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- RIPRODUZIONE RISERVATA
(di Francesco Gallo) Ironia e
poco ottimismo con la consapevolezza che questo non è certo un
grande momento per il cinema italiano. Così la grande Ornella
Muti, premio alla carriera in questa sesta edizione del Filming
Sardegna Festival di Tiziana Rocca, si racconta alla stampa, ma
sempre con uno sguardo al passato e al grido: "Non mi date mai
del Lei, è istituzionale". "Ho amato Monicelli, ho amato
Ferreri, ho amato Citto Maselli, Ettore Scola, Verdone e Muti.
Anzi se penso al passato dovrei nominare i pochi che non ho
amato" dice l'attrice all'anagrafe Francesca Romana Rivelli. E
facendo riferimento all'oggi dice: "Mi offrono cose orribili
come L'isola dei famosi. E io mi interrogo: perché me lo
chiedono? Perché se vai poi sull'isola alla fine vieni
distrutto. Si è vero ci sono soldi di mezzo, ma non amo fare
scelte che non siano nella mia linea di pensiero e io non sono
fatta per queste cose e preferisco così stare a casa". Diventare
una star oggi? "Diventare icone attualmente è molto più
difficile. È cambiato il cinema, è cambiato il mistero, è
cambiata l'atmosfera. Tutto è già cotto e mangiato. Questo lo si
vede anche nella qualità dei film. Non vado molto al cinema, ma
scopro che ci sono molti film stranieri, in genere francesi e
spagnoli, meravigliosi. Film che spesso vengono riproposti, pari
pari, in italiano. Ma noi insomma non abbiamo la Casa di carta,
noi non facciamo cose così e mi dispiace dirlo" sottolinea
l'attrice notata da Damiano Damiani che la rese protagonista
della sua pellicola La moglie più bella (1970) . Bellezza?
"Quella ero e questa sono - dice ironica-. È difficile dire
quanto la bellezza mi abbia aiutato. Ho sempre solo cercato di
fare le cose che mi piacevano di più e insieme alle persone che
mi piacevano di più. Vai a capire che sarebbe successo se fossi
nata diversa?". Secondo Ornella Muti c'è insomma oggi "molta
confusione, almeno per me che vengo da un tipo di cinema con
signori registi e signori produttori che venivano sul set e
controllavano tutto, così, alla fine, preferisco fare teatro".
Progetti per il futuro? "Ho appena finito di fare una piccola
parte nel film di Giorgio Amato, Lo sposo indeciso, in cui
faccio la madre di Ilenia Pastorelli. Mi piace partecipare a dei
piccoli film in cui c'è qualcuno che ancora ci crede e ci
prova". Perché non misurarsi con la regia? "Quanti sono gli
attori che ci hanno provato e hanno fatto un buco nell'acqua?
Quasi tutti. Ognuno deve avere l'umiltà di capire quello che può
fare o meno". E cosa pensa della politica oggi? "Io sono una che
si è sempre tenuta fuori dalla politica, perché sono un'ingenua,
una credulona e la politica è tutto meno che questo. Ho solo un
po' di paure per il mondo arcobaleno, per noi donne. Ho
conosciuto la Meloni prima che diventasse premier e l'ho trovata
una persona molto gradevole, ma le idee sono le idee e ognuno ha
le sue. Così per quanto riguarda il mondo gay è un mondo che c'è
e va protetto come vanno regolamentate le adozioni senza
esasperare troppo le cose. L'amore andrebbe protetto sempre se
no di che parliamo? Di foto su Instagram?".
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