"L'Italia ha una dipendenza
energetica dall'estero elevatissima, con un sottosuolo tra i
migliori al mondo per la geotermia, e non può permettersi di
restare a guardare". A segnalarlo Andrea Ferrara, chief of
development officer di Fri-El Geo, società che ha identificato
oltre 100 possibili installazioni geotermiche nel solo bacino
della Pianura Padana.
"In due anni - prosegue - sarebbe possibile avviare un
impianto geotermico a media entalpia, in grado di produrre
abbastanza energia termica da riscaldare, 24 ore su 24, 7 giorni
su 7, circa 120.000 abitazioni e che potrebbe far risparmiare
40.000 tonnellate di CO2/anno, ma ad oggi siamo frenati da un
contesto normativo che, a differenza di altre fonti rinnovabili,
non prevede sistemi di incentivazione adeguati né tutele per gli
investitori".
"Grazie all'attenzione del governo Meloni - continua Ferrara
- questa fonte energetica dimenticata è stata finalmente
riportata al centro del dibattito. Ora, però, serve una svolta
normativa che tuteli il rischio degli investitori: un Decreto
FER che renda competitivo l'utilizzo della geotermia, tariffe
incentivanti per chi produce energia termica per il
teleriscaldamento con energie rinnovabili e un percorso
legislativo condiviso con gli operatori".
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