L'operazione condotta dal comando
provinciale della GdF di Trento sotto il coordinamento della
Procura rappresenta "un segnale che la Procura della Repubblica
di Trento e la Guardia di Finanza vogliono dare alla comunità
trentina, composta da gente virtuosa, che certi comportamenti
vengono sempre scoperti". Lo ha detto in conferenza stampa il
procuratore della Repubblica di Trento Sandro Raimondi parlando
delle 37 misure cautelari disposte dalla Guardia di Finanza per
un'operazione di polizia economico-finanziaria che ha visto 70
indagati. Operazione che, ha ricordato ancora Raimondi, "è stata
condotta con grande impegno per un paio d'anni, con pedinamenti
e intercettazioni".
"Abbiamo rilevato che ci sono state anche delle operazioni
in criptovalute per le quali sono in corso degli accertamenti
volti ad assicurarne il valore", ha aggiunto il comandante del
nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF di Trento
Salvatore La Bella.
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