La Svp di Bolzano stasera si
riunisce per decidere la sua linea in vista del ballottaggio del
18 maggio tra il candidato sindaco del centrodestra Claudio
Corrarati e quello di centrosinistra Juri Andriollo. La
Volkspartei, con ogni probabilità, opterà per il 'blockfrei',
restando - almeno ufficialmente - fuori dai blocchi, come già
spesso avvenuto in passato. Una parte non irrilevante del
partito, soprattutto del mondo economico e dell'anima
conservatrice, non nascondo troppo le loro simpatie per
Corrarati, ex presidente del Cna altoatesino, considerato
moderato e uomo del dialogo. Al ballottaggio il candidato del
centrodestra parte comunque in pole position, avvenendo staccato
al primo turno l'assessore comunale uscente di nove punti.
Fa discutere in città, anche se solo a livello di
fantapolitica, l'ipotesi di una Giunta comunale senza Svp, che è
il primo partito in Consiglio. Sono, infatti, state elette le
'tedesche' Patrizia Daidone di Forza Italia e Lina Marino di Io
sto con Bolzano, e sono due gli assessori che spettano al gruppo
linguistico tedesco. "Non diamo per scontato che si debba fare
per forza una maggioranza con la Svp", aveva detto nei giorni
scorsi il vice presidente della Provincia di Bolzano e leader
locale di Fdi, Marco Galateo.
Una maggioranza senza Svp è comunque difficilmente
immaginabile per Angelo Gennaccaro, assessore regionale e leader
della civica Io sto con Bolzano. "E' giusto - dice all'ANSA -
che i due candidati ora costruiscano la loro partita e che il
sindaco eletto poi faccia le sue valutazioni. Va comunque detto
che in Giunta la città deve essere rappresentata il più
possibile, venendo incontro il più possibile alle diverse
sensibilità degli elettori". "Invece di veti serve una grande
collaborazione e la più ampia convergenza possibile. Non contano
i nomi, ma contano gli elettori", conclude Gennaccaro.
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