Dal santuario della Flagellazione a Gerusalemme sentono suonare a ripetizione le sirene dell'allarme antimissilistico e in lontananza i boati provocati dai razzi intercettati, i due frati minori formatisi nella comunità di Santa Maria degli Angeli, alle porte di Assisi, e da anni nel Paese.
Lo hanno riferito a frate Francesco Piloni, ministro provinciale per Umbria e Sardegna, che li ha contattati subito dopo l'inizio degli attacchi.
"Mi hanno
spiegato che la città è protetta e ma tutto è successo in
maniera improvvisa, inaspettata" ha detto parlando con l'ANSA.
I due religiosi che vivono a Gerusalemme si chiamano Matteo e
Luca, originari di Emilia Romagna e Abruzzo. "Le sirene che
sentono - ha spiegato ancora frate Francesco - sono quelle del
sistema antimissilistico. Non si vedono i razzi partire ma mi
hanno spiegato che poi in lontananza hanno udito i boati delle
intercettazioni".
Il santuario della Flagellazione si trova nel quartiere arabo
ed entrambi i francescani "sono ben inseriti nella comunità"
sottolinea il ministro provinciale.
Lo stesso frate Francesco era tornato domenica scorsa dalla
Terra Santa. "Nulla lasciava pensare che sarebbe successo tutto
questo - assicura lui stesso - anche perché l'attacco arriva a
ridosso di importanti festività ebraiche".
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