Il procuratore generale di Torino,
Giancarlo Avenati Bassi, ha presentato ricorso in Cassazione per
l'assoluzione in appello dell'ex consigliere regionale Marco
Sorbara, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa
nell'ambito del processo Geenna sulle infiltrazioni mafiose in
Valle d'Aosta. In primo grado era stato condannato a 10 anni di
reclusione. La procura generale ha impugnato anche la posizione
di Antonio Raso (il titolare della pizzeria la Rotonda ad
Aosta). I giudici d'appello lo hanno assolto dal capo di
imputazione di scambio elettorale politico-mafioso aggravato con
Marco Sorbara. L'imputato è stato condannato così a dieci anni,
contro i 13 anni di primo grado, per l'accusa di associazione
mafiosa.
Hanno fatto ricorso in Cassazione, oltre al difensore di Antonio
Raso, anche quelli degli altri tre imputati, tutti condannati
dai giudici di Appello così come da quelli di primo grado. Si
tratta dell'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico e
dell'ex dipendente del Casinò di Saint-Vincent Alessandro
Giachino, condannati entrambi a otto anni per l'accusa di
associazione mafiosa, dell'ex assessora comunale di Saint-Pierre
Monica Carcea, 7 anni, accusata di concorso esterno in
associazione mafiosa. Gli imputati hanno sempre respinto le
accuse, anche durante il dibattimento.
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