"La priorità ora è indire il referendum elettorale e svolgerlo, verificare se la popolazione valdostana è favorevole o contraria all'elezione diretta di presidente e maggioranza.
Questo è il nodo da sciogliere per poter fare una incisiva riforma elettorale".
Secondo Rete civica
deve essere questa la priorità della politica per uscire
dall'attuale situazione di incertezza. "Basta seguire il
modello-base che viene applicato in tutte le regioni e in tutti
i comuni italiani. E cioè la facoltà degli elettori di decidere
la maggioranza e il suo presidente".
Entro il 15 gennaio il Consiglio regionale - ricorda Rete
civica - deve prendere una decisione sul referendum consultivo
in materia elettorale: in base alla legge, il referendum si
potrà svolgere fra la metà di maggio e metà giugno. Sul tema
sono intervenuti Elio Riccarand e Fabio Protasoni nel corso di
una conferenza stampa.
"E' su questo punto che - per Rete civica - bisogna cercare
una intesa fra tutte le forze politiche". Con chi è d'accordo a
svolgere la consultazione popolare a maggio 2023 "si potranno
definire le modalità per arrivarci nel migliore dei modi". La
crisi attuale infatti "ha cause strutturali, i vari possibili
cambiamenti di cui si parla da un anno e mezzo - come il
rimpasto dei 18, l'allargamento ad altra forza o maggioranza
nuova con la Lega - sono dei tacconi che non risolvono il
problema". Inoltre visto quanto accaduto dopo il voto del 2020
"anche l'opzione di un ulteriore scioglimento anticipato del
Consiglio e di nuove elezioni non rappresenta una scelta valida"
.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA