Il ruolo delle città universitarie nel futuro dei giovani è il tema discusso oggi organizzato da Anci Marche in collaborazione con il Comune di Ancona che ospita la manifestazione dell'Erasmus Generation Meeting, l'Università Politecnica delle Marche ed Anci. Far sì che le città siano davvero a misura di studente, accoglienti, inclusive, ospitali, aperte, in una parola città universitaria e non più solo città che hanno al proprio interno un ateneo o delle facoltà è il tema di cui si è discusso nel corso di una mattinata di confronto e approfondimento aperta dall'introduzione di Francesca Bedeschi, Direttore di Anci Marche, Simone Pizzi, Presidente del Consiglio Comunale di Ancona, dall'Assessore Regionale Goffredo Brandoni e dagli interventi, in video, di Marco Fioravanti Presidente di Anci Marche e Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore dell'Università Politecnica delle Marche.
Incrociare le proposte per il presente e futuro sociale ed economico delle nostre città a partire dalle opportunità di lavoro, dalla valorizzazione dei migliori talenti che si formano negli atenei, la creazione di una nuova classe dirigente consapevole delle sfide che ci attendono l'idea oggetto del confronto. Nell'intervento di apertura della sessione Francesca Bedeschi Direttore di Anci Marche ha rimarcato "il ruolo fondamentale di coordinamento che compete ad Anci per far dialogare le amministrazioni comunali e trovare la necessaria sintesi". Pizzi ha sottolineato che "come rappresentanti delle istituzioni, stiamo assumendo la responsabilità di far sì che la formazione accademica si trasformi anche in opportunità concrete e percorse lavorativi di qualità e di cittadinanza attiva". Per Stefania Signorini, Sindaco di Falconara Marittina delegata Anci Marche "Università e città sono sfere interagenti che insieme devono creare le strategie per delineare un futuro dei nostri giovani".
Per Marco Battino, Assessore alle Università, Politiche Giovanili del Comune ospitante, "Ancona ha accolto in maniera fantastica 1.200 studenti e, per qualche giorno è il centro d'Europa, il luogo dove le culture si incontrano, si scambiano e si arricchiscono a vicenda e oggi in particolare è un'occasione di condivisione e confronto utile a tutti gli amministratori locali e gli stakeholders che contribuiscono a costruire le politiche giovanili nelle nostre città. Dare un futuro formativo e lavorativo di qualità ai nostri giovani è per noi una priorità e, insieme ad Anci Marche e all'Università oltre a tutti gli attori istituzionali coinvolti, è una sfida che possiamo vincere". Ava Ghasemi, capo del comitato organizzatore di EGM 2025, giunto alla sua quarta edizione, che dopo Bucarest, Porto e Siviglia, ha aggiunto che "alle città più piccole per essere attrattive per i giovani serve apertura, capacità di iniziativa ed accoglienza, analizzare il problema e trovare la soluzione. L'accoglienza di Ancona è stata spettacolare e siamo estremamente fieri di come la città ha risposto gratificando il lavoro di tutti noi volontari".
"Tra le responsabilità degli amministratori pubblici - dice Fioravanti - c'è quello di rendere le proprie città sempre più vivibili, accoglienti, inclusive e sostenibili. C'è anche quello di renderle città per giovani: il che non significa garantire solo il divertimento e lo svago, comunque dovuto, ma adatte a far sì che all'interno di esse crescano e possano prosperare nuove idee imprenditoriali, al cui sviluppo siano legati i servizi necessari al loro sostentamento e alla vita della comunità. Bene ha fatto Anci a credere nel progetto, investendo per la riuscita dell'iniziativa". La tavola rotonda sul tema hanno arricchito il confronto col prezioso intervento anche di Alessandro Iacopini, direttore generale dell'università Politecnica delle Marche. Nel panel finale di confronto è intervenuta Antonella Galdi, Responsabile Area Innovazione e transizione digitale di Anci a confronto con i rappresentanti di Comuni sedi di università che ha detto. "In questa iniziativa di Ancona - ha detto - Anci ha presentato in anteprima la nostra linea finanziata finanziato con il fondo politiche giovanili della programmazione triennale 2024-2027 destinata alle città universitarie per far sì che le città sedi di università possano ampliare la rete dei servizi a favore dei giovani universitari a partire dal tema dell'abitare".
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