Il 29 marzo del 2003 moriva a Bangkok Carlo Urbani, medico di Castelplanio (Ancona) in missione nel sud est asiatico per l'Oms. Si trovò nell'area colpita dalla Sars, per primo ne individuò la natura contribuendo in modo determinante a fermare il virus, ma ne rimase contagiato. La famiglia è a Ginevra, su invito Oms, che lo vuole ricordare solennemente. Per il 15/o anniversario della scomparsa, è stato allestito un calendario di iniziative che verrà illustrato domani a Palazzo Raffaello. Ci saranno Luca Urbani, figlio di Carlo, Federica Bernardini (Aicu e Fita), il consigliere regionale Fabrizio Volpini e il direttore dell'Inrca Gianni Genga. Gli ultimi due, medici, hanno collaborato con Urbani. L'Aicu (Associazione Italiana Carlo Urbani), di cui è presidente il figlio maggiore, Tommaso, ha realizzato e contribuito a realizzare numerosi progetti, nel solco dell'eredità di Urbani. Tra gli altri la mostra al museo tattile Omero "Il mondo ci chiama Carlo Urbani e la sua missione".
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