Non solo il Parlamento, anche il
Consiglio Superiore della Magistratura è interessato dal caso
decadenza della presidente Todde, a causa della revoca del
mandato difensivo da parte del Collegio di garanzia elettorale
regionale, presieduto ora da Massimo Costantino Poddighe,
facente funzioni dopo il pensionamento di Gemma Cucca, che aveva
firmato l'ordinanza di decadenza della governatrice sarda e
inflitto una sanzione di 40mila euro per irregolarità nelle
spese della campagna elettorale.
Enrico Aimi, consigliere e membro laico del Csm, ha chiesto
l'apertura di una pratica "per verificare la posizione" del
nuovo presidente del Collegio. "La richiesta - spiega lo stesso
Aimi in una nota - fa seguito a segnalazioni di un possibile
conflitto di interessi: Poddighe sarebbe coniuge convivente
della dottoressa Marcella Marchioni, dirigente regionale
nominata dalla Giunta Todde, oggetto della procedura di
decadenza".
Per il componente dell'organo costituzionale, "dubbi sono
stati sollevati anche sulla revoca dell'incarico al professor
Riccardo Fercia e sulla scelta dell'Avvocatura dello Stato per
la difesa dell'Ente".
Ieri a sollevare la questione è stata un'interrogazione dei
deputati sardi del centrodestra, guidati dall'azzurro Pietro
Pittalis, al ministro della Giustizia Carlo Nordio per conoscere
"le iniziative a tutela dell'autonomia e indipendenza della
magistratura" sulla vicenda.
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