"I costumi del '600? Stranamente, ero così a mio agio che potrei andarci in giro anche oggi". I capelli lunghi, l'orecchino di pietre colorate e gli occhiali con le lenti azzurre, a parlare è Tedua, al secolo Mario Molinari, classe 1994, ovvero il Mowgli del rap italiano (come lo chiama qualcuno parafrasando il titolo di un suo album), autore di successi come Wasabi 2.0 ed Elisir ma anche di collaborazioni con Ghali, Fedez, Sfera Ebbasta, Rkomi. E da oggi anche attore.
È lui, infatti, a prestare il volto a Cecco, modello, assistente, amico e amante di Michelangelo Merisi, debuttando nel nuovo film che Michele Placido ha dedicato al maestro della luce: "L'ombra di Caravaggio", in sala dal 3 novembre con 01 Distribution.

Personaggio realmente esistito anche nella vita, oltre che nel film di Placido, Cecco è l'unico di cui Caravaggio (interpretato da Riccardo Scamarcio) può fidarsi, l'unico su cui può sempre contare.
"Su Caravaggio avevo studiato qualcosa a scuola - prosegue Tedua - Come dice Placido è veramente una rockstar, un artista che ho riscoperto e che è sempre un'ispirazione. Prendeva i modelli dei suoi quadri dalla strada. Forse oggi avrebbe fatto il reporter di guerra. O magari, perché no, anche il rapper. In fondo il rap parte molto dal 'basso', proprio come i protagonisti delle sue tele. E poi andava oltre il veto del politically correct. Non ha mai affogato le sue passioni, errore che a volte si commette per la paura di essere se stessi. Ecco, anche questo insegna ai ragazzi di oggi Caravaggio".
Sicuramente è un ragazzo sicuro di sé, che ha saputo amare e stare accanto a un genio come Michelangelo".
In un turbine di talento e maledizione, pennelli e Vangelo, duelli d'arte e duelli d'arme, quella con Cecco è stata una delle molte relazioni intrecciate dal Caravaggio, che oggi al cinema sembra quasi anticipare di quattro secoli il tema del gender fluid. "È vero - commenta Tedua - E penso che questo sia il miglior modo per fare politica, toccando l'inconscio delle persone attraverso un'opera d'arte espressiva come un film".
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