Come deve essere per ogni commedia romantica degna di questo nome, con '40 sono i nuovi 20' di Hallie Meyers-Shyer si entra in un mondo senza troppo dolore e dove tutto sembra possibile. Il film, in sala dal 12 ottobre con Eagle Pictures, come suggerisce il titolo racconta che oggi i quaranta anni, anche per quanto riguarda l'amore, non sono poi così lontani dai venti. E questo se si ha spirito giusto e voglia di mettersi in gioco. È il caso della protagonista del film, Alice Kinney (interpretata dal premio Oscar Reese Witherspoon), che dopo il divorzio dal marito Austen (Michael Sheen) , decide di trasferirsi con le due figlie da New York a Los Angeles. Alice non è una donna con troppi grilli nella testa, ma la sera del suo quarantesimo compleanno, in un locale dove è andata a festeggiare con delle amiche, incontra tre giovani aspiranti promesse del mondo del cinema alla ricerca di un posto dove vivere. La donna, figlia d'arte (padre regista e madre attrice), decide di ospitarli temporaneamente a casa sua. I tre artisti porteranno nella ricca casa di Alice, dove sono coccolati come dei figli, tutta la loro freschezza e creatività, ma anche qualcosa in più. Il carismatico aspirante regista Harry (Pico Alexander) infatti si innamora, corrisposto, di Alice e tra loro nasce una storia difficile da vivere per una donna che ha quasi il doppio della sua età. Ma anche gli altri due ragazzi, Teddy (Nat Wolf) e George (Jon Rudnitsky), riempiranno altri pezzi mancanti della vita di questa donna. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando l'ex marito di Alice e padre dei due figli bussa alla sua porta con la valigia in mano e con tanta voglia di tornare a casa. "40 sono i nuovi 20 dà un taglio moderno alla commedia romantica, cosa che mi piace molto e, come tutte le classiche commedie romantiche, è divertente e piena di romanticismo e conflitti - dice la regista e sceneggiatrice Hallie Meyers-Shyer figlia di Nancy Meyers maestra nel genere commedia romantica -. Questo film parla di una donna che sceglie di vivere una vita migliore e più piena. Ricominciare non è facile, ma il film è molto ottimista e pieno di speranza. Abbiamo bisogno di film così". Dice ancora la regista: "Volevo davvero raccontare la storia di una donna che divorzia a quarant'anni. Ho notato che sempre più donne trovano il coraggio e la forza di fare un cambiamento quando sentono che le cose non funzionano. Volevo così esplorare l'idea di cosa significhi affrontare un divorzio in un'età più giovane rispetto a quella che siamo abituati a vedere sul grande schermo e anche di come ci si sente a dover ricominciare la propria vita con due bambini piccoli, quando c'è ancora così tanto tempo davanti a te. Il percorso di Alice racconta cosa ci vuole per sentirsi di nuovo completi. E nel nostro caso non dipende solo da un tradizionale 'e vissero felici e contenti'".
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