(di Lucia Magi)
In molti ricordano come le
star di Hollywood si avventarono sulle pizze fatte consegnare
dalla conduttrice Ellen DeGeneres agli Oscar del 2014. La fame
che aleggia tra le poltrone del Dolby è una delle boutade più
tipiche della notte delle stelle. Celebrità e accompagnatori
restano seduti in teatro, dove da mangiare non c'è nulla, per
quattro ore. Per mettere qualcosa sotto i denti devono aspettare
la festa che inizia subito dopo la cerimonia, il tradizionale
Governors Ball. Anche quest'anno, un veloce passaggio in
ascensore e i 1.500 ospiti potranno mettersi in fila al buffet
organizzato per la 31/a volta dallo chef australiano Wolfgang
Puck, anima del celebre ristorante Spago di Beverly Hills.
"Abbiamo sempre qualcosa di inedito, ma alla gente piace
molto la tradizione", ha detto il cuoco in occasione
dell'anteprima del banchetto per la stampa. "Dobbiamo preparare
il nostro famoso chicken pot pie (pollo in casseruola), di cui
va matta Barbra Streisand, per esempio. Poi abbiamo nuovi
piatti, come i noodles Pad Thai, che prepariamo con zenzero,
aglio e un po' di champagne". Altri tavoli proporranno sushi,
sashimi e piccoli ma elegantissimi izakaya (le tapas giapponesi)
come quello di pollo karaage. Tra gli affamati in fila con il
piatto ancora vuoto, passeranno camerieri con vassoi carichi di
panini Bao con anatra e involtini di merluzzo con lattuga e
miso.
Tornano poi i grandi classici come i famosi crostini di
salmone affumicato a forma di statuetta, i maccheroni al cheddar
stagionato e gli agnolotti con i piselli. Il partner di Puck,
Eric Klein, preparerà al momento il Miyazaki Wagyu, manzo su
letto di purè al wasabi. In un'altra postazione lo chef Elliot
Grover porterà "un assaggio di Londra" a Hollywood con filetto
alla Wellington e fish and chips, "bello croccante", ha spiegato
Puck.
Per finire, i tavoli dei dessert. Sempre i più fotografati
per la ricercatezza di pasticcini, gelati, biscotti,
cioccolatini e l'iconico Oscar di cioccolato dorato. Il tutto
potrà essere annaffiato da vini francesi e da cocktail con nomi
evocativi come 'Standing Ovation' o 'The Clear Winner', creati
dal famoso mixologist Charles Joly e dall'Handshake Speakeasy di
Città del Messico, primo nella classifica dei World's 50 Best
Bars del 2024.
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