Sei cantanti tutte donne (una
en travesti), che portano in scena, tra sotterfugi e finte
magie, una farsa amorosa per accaparrarsi il cuore del bel
barone Alberto, tra gli applausi divertiti e calorosi del
pubblico. Basterebbe questo per fare dell'opera 'Il noce di
Benevento' del compositore jesino Giuseppe Balducci (1796-1845),
in scena il 2 settembre a Jesi per il Festival Pergolesi
Spontini, una rappresentazione singolare. In più c'è il fatto
che si tratta di una prima italiana in epoca moderna e si avvale
del solo accompagnamento di due pianoforti e tre pianisti. Un
unicum, dato che si tratta di un componimento da salotto,
scritto da Balducci nel 1837, per le giovani allieve di cui era
maestro di musica in casa Capece Minutolo a Napoli, dove si era
rifugiato per scampare alla cattura dei gendarmi dopo aver
ucciso in duello il nipote del governatore dello Stato
Pontificio di Jesi. Successo per la regia di Davide Garattini
Raimondi, le cantanti e la direzione di Alessandro Benigni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA