Al Bano in concerto per la pace:
l'iniziativa, per invocare la fine delle ostilità tra Russia e
Ucraina e tra Israele e Hamas, si terrà il 20 dicembre nella
cattedrale di Molfetta nel trentesimo anniversario della morte
di don Tonino Bello, vescovo della città pugliese e
organizzatore di iniziative di pace clamorose e controverse come
presidente di Pax Christi.
"Il mondo intero dovrebbe svegliarsi e cantare per la pace,
la guerra è un'assurdità inaccettabile, specie oggi che abbiamo
sotto gli occhi in ogni momento i suoi effetti", dice Al Bano
all'ANSA da Tbilisi, dove si trova per un concerto. Dopo la
tappa nella capitale georgiana il cantante di Cellino San Marco
è atteso per altri spettacoli a Zagabria, Varsavia, Riga e Ulan
Bator. Anche in Russia e Ucraina la sua popolarità è enorme.
"Putin lo conosco - dice - per lui ho cantato cinque volte. Ma
fino a quando questa guerra non sarà finita non rimetterò piede
a Mosca". Il suo sogno è potere tenere un concerto sulla Piazza
Rossa e uno a Kiev quando tornerà la pace. "Non vedo l'ora",
dice, sicuro che quel giorno arriverà, perché "grazie a Dio
tutto inizia e tutto finisce".
Il concerto di Molfetta è organizzato dalla fondazione
'L'isola che non c'è' con il sostegno del vescovo della città
pugliese, Domenico Cornacchia. L'iniziativa segue due missioni
di pace compiute a Kiev e a Mosca da una delegazione de 'L'isola
che non c'è' guidata dall'arcivescovo emerito di Taranto, mons.
Filippo Santoro. La speranza degli organizzatori è di potere
ospitare gli ambasciatori italiani in Ucraina e in Russia oltre
che quelli israeliano e palestinese in Italia. A loro verrà
consegnato un medaglione realizzato dall'artista Cosimo Giuliano
che reca i nomi di Gerusalemme, Gaza, Kiev e Mosca e i ritratti
di Papa Francesco e don Tonino Bello.
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